Fiat produrrà il nuovo van Opel Combi in Turchia con Doblò
È un Gruppo Fiat sempre più affamato, nel mondo automobilistico, nella convinzione – di Sergio Marchionne, in primis – che si salveranno, in futuro, solo i grandi colossi automobilistici e che, progressivamente, ciò che è piccolo nel mondo delle automobili sarà schiacciato dai giganti o, più semplicemente, divorato, metabolizzato. Ebbene, lo stesso Gruppo Fiat che ha acquistato, durante l’anno passato, una proprietà di circa il 20% del Gruppo Chrysler, ha siglato un accordo, oggi, con un’altra società statunitense, nel tentativo di allargare il volume di attività.
Si tratta di General Motors: con essa, l’azienda italiana ha stretto il patto di produrre, a partire dall’ultimo mese del prossimo anno, cioè dal dicembre 2011, la nuova generazione del van leggero Opel Combi e del congiunto Vauxhall Combi. La casa automobilistica europea, infatti, è ancora sotto il dominio del colosso nordamericano: il modello rinnovato verrà presentato tanto da Opel quanto da Vauxhall nel corso del 2012, al Salone di Detroit 2012: ipoteticamente, la commercializzazione potrebbe iniziare nella primavera di quell’anno.
Stando a quanto scritto nell’accordo, il Gruppo Fiat di Sergio Marchionne produrrà il nuovo Opel Combi (per semplicità, tralasciamo di riportare anche l’omonimo britannico Vauxhall) sulla stessa piattaforma del nuovo Van of the Year 2011, cioè il nostrano Fiat Doblò (giunto alla sua seconda generazione). Sulla linea di montaggio dello stabilimento Fiat Tofas a Bursa, in Turchia, si alterneranno Doblò e Combi: nella joint venture s’è deciso che per General Motors, infatti, la società italiana produrrà tutte le versioni del van Opel.
Inizialmente, all’interno dell’impianto, il Gruppo Fiat sfornerà 6.000 unità di Opel Combi (cioè nel solo mese di dicembre 2011): in seguito, la capacità di costruzione aumenterà sino al volume massimo di 250.000 esemplari ogni anno.
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