Fisker Karma, 239 richiami per la sportiva ibrida

Mentre il rischio potenziale d’incendio sulle nuove Chevrolet Volt è sempre sotto investigazione dalla NHTSA, Fisker ha appena annunciato un maxi richiamo di 239 veicoli ibridi per lo stesso motivo.

Prima la Chevrolet Volt, adesso la Fisker Karma. Dovremmo preoccuparci di queste nuove tecnologie ibride o si tratta semplicemente di casualità? Fatto sta che nell’arco di due mesi, due Case costruttrici di auto ibride sono sotto investigazione da parte della NHTSA, organismo che si occupa della sicurezza dei veicoli negli Stati Uniti, per rischi di incendio. Nel caso della Volt, la batteria era stata danneggiata durante un crash test. L’auto si è incendiata tre settimane dopo l’impatto e sono iniziati i controlli da parte dell’ente americano. Per quanto riguarda la Fisker Karma, si tratterebbe di un assemblaggio incorretto di un tubo di gomma del liquido di raffreddamento. Di conseguenza, uno dei tappi di protezione delle batterie potrebbe entrare a contatto con questo tubo e romperlo. Quando il liquido di raffreddamento si trova nel compartimento della batteria, può causare un corto circuito che porta ad un incendio.

Tutte le 239 Karma prodotte tra luglio e novembre 2011 verranno quindi richiamate per sostituire il pack batterie nel caso in cui quest’ultimo fosse danneggiato dal liquido di raffreddamento. Non si tratta di un difetto di fondamentale rilievo se paragonato a quello dei motori termici: infatti molte BMW, Rolls-Royce, Lotus e Volkswagen sono state richiamate recentemente per rischi potenziali d’incendio. Ricordiamo che la Fisker Karma è un’auto di lusso ibrida che funziona con due motori elettrici, i quali trasmettono la potenza alle ruote posteriori e hanno un’autonomia complessiva di 70 km. A questi propulsori elettrici si affianca un motore termico da 2.0 litri turbocompresso il cui compito è quello di ricaricare le batterie. Queste possono essere caricate anche tramite una presa elettrica qualsiasi. La Fisker Karma viene venduta negli Stati Uniti ad un prezzo pari 100.000 dollari, vale a dire 77.000 euro al cambio attuale.