Ford e il business EV non sostenibile: perde 66.000 $ ogni auto elettrica venduta
La redditività dell'elettrico è ancora un miraggio
Tra gli aspetti irrisolti dell’auto elettrica, almeno per il momento, c’è anche quello della redditività per le Case automobilistiche. Nonostante la forte spinta delle istituzioni, con l’Unione Europea in testa, verso la mobilità elettrica, le leggi di mercato non stanno andando nella direzione utile a far si che l’auto elettrica possa rappresentare un’alternativa effettiva, sotto tutte le varie questioni (accessibilità economica in primis), ai veicoli a combustione termica.
A sollevare il problema della redditività dei costruttori è un approfondimento del giornalista americano Robert Bryce che analizzando i dati di vendita delle auto elettriche Ford ha costatato che la Casa nordamericana sta perdendo più di 30.000 dollari per ogni veicolo a batteria venduto.
Nel 2022 la perdita è stata di $ 34.000 ogni EV venduto
Una perdita che si aggira circa a $ 34.000 per ogni elettrica venduta nel 2022, calcolata sulla base di quanto reso noto da Ford lo scorso marzo annunciando di aver perso $ 2,1 miliardi sul suo business EV l’anno scorso, con un 2022 chiuso con 61.575 veicoli elettrici venduti. Inoltre, fa notare Bryce, i costi di produzione dei veicoli elettrici non stanno diminuendo, ma anzi in alcune componenti sono aumentati, come nel caso dei pacchi batteria il cui costo è cresciuto del 7% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Dati che testimoniano come la sostenibilità economica dell’auto elettrica sia ancora lontana dall’essere raggiunta.
Nel primo trimestre 2023 la perdita è salita a oltre $ 66.000
Numeri che sono ancora più negativi per Ford in riferimento al primo trimestre 2023. Nei primi tre mesi dell’anno, sottolinea Bryce, Ford ha riportato una perdita di $ 722 milioni sul suo business EV, a fronte di 10.866 veicoli elettrici venduti nel periodo, facendo così quasi raddoppiare la perdita per ogni EV venduto che si attesta a $ 66.446. In riferimento ai primi tre mesi del 2023, la Casa dell’Ovale he attribuito gran parte della perdita di veicoli elettrici alla minore produzione a causa delle chiusure nei suoi impianti in Messico e Dearborn, puntando ad aumentare la produzione di EV a un tasso di produzione di 210.000 veicoli entro la fine del 2023.
Il prezzo troppo alto tiene lontano gli acquirenti
Nonostante le vendite di veicoli elettrici siano in crescita e ci sia molto slancio negli Stati Uniti (anche grazie ai sostanziosi incentivi), Bryce rimarca come rimanga il problema del costo eccessivo della auto elettriche, economicamente inaccessibili a gran parte della popolazione. Una questione, quelle del prezzo troppo alto, che gioca un ruolo decisivo nel rendere sempre più “irremovibili” la decisione di molti nuovi acquirenti negli Stati Uniti di non prendere in considerazione un’auto elettrica per il loro prossimo acquisto, come emerso da un recente sondaggio pubblicato da JD Power.
Divisione EV come una startup
Prezzi troppo alti, entusiasmo dei consumatori in calo e costi di produzione e materie prime che faticano a calare sono dunque le questioni fondamentali con le quali le Case automobilistiche devono fare i conti. L’automotive elettrico non è ancora sostenibile, come confermato dai dati di Ford che ha affermato che il suo segmento EV “funziona come una startup”. Per sua fortuna, la Casa nordamericana sta realizzando profitti importanti (circa $ 4 miliardi nel primo trimestre 2022) grazie ai suoi veicoli convenzionali, riuscendo così a ripianare le sue perdite sulle elettriche.
Seguici qui