#FORUMAutoMotive 2022, Fabrizio Guidi (AsConAuto): “Non piegarsi alle logiche ideologiche”
"Elettrico come soluzione unica non è la risposta adeguata"
A #FORUMAutoMotive 2022, l’evento di confronto tra i protagonisti della filiera automotive svoltosi qualche giorno fa a Milano, sono stati numerosi gli interventi che hanno permesso di approfondire le tematiche che preoccupano gli addetti ai lavori, a partire dalla transizione ecologica della mobilità e della implicazioni di varia natura (economiche, sociali, ecc.) che questa comporta.
L’appello alla politica
Dal #FORUMAutoMotive 2022 è emerso forte e unanime l’appello alla politica di ascoltare e coinvolgere nella progettazione del futuro della mobilità chi ogni giorni vive il mercato, avanzando la richiesta di prendere in considerazione e programmare risorse e interventi in un settore vitale per lo sviluppo e l’innovazione del Paese e che occupa un gran numero di lavoratori, la cui occupazione deve essere protetta in un ottica di processo razionale di riconversione produttiva e di una conseguente formazione adeguata.
Guidi (AsConAuto): “Imporre elettrico come soluzione unica non è la risposta giusta”
A quest’appello della filiera automotive si unisce anche Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto (Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli), intervenuto in occasione del talk “La mobilità che cambia: gli italiani nel caos. Occorre informare e formare“: “Noi imprenditori dobbiamo poter contare su misure a sostegno delle nostre attività e, in tal senso, siamo in attesa che il governo sappia valutare il peso che ha il comparto automotive anche in termini di crescita, indotto e innovazione, creando interventi mirati a sostegno della nostra permanenza nel mercato, del mantenimento dell’occupazione e del nostro sviluppo in futuro. Il ricambio originale è rimasto per tutto il nostro sistema, ma soprattutto per i clienti, garanzia di qualità e sicurezza”.
“Noi – ha proseguito Guidi – interveniamo da tempo a sostegno della formazione dei lavoratori della nostra rete di autoriparatori, anche in relazione alle nuove auto elettriche, ma urgono provvedimenti a sostegno effettivo della domanda per rinnovare il parco automezzi, anche perché quello attuale sulle strade è tra i più vecchi. La gente capisce bene e capisce sempre quanto accade e non si piega alle logiche dell’ideologia imposta dall’alto, come nel caso della scelta univoca collegata all’auto elettrica e alla decisione imposta dalla Ue. Ora, imporre una soluzione come unica – come quella dell’elettrico – quando la gente cerca più opzioni, non può costituire una risposta adeguata ai bisogni della nostra popolazione. Bisogna porre maggiore attenzione anche ad altre opportunità come, per esempio, la ricerca e il contestuale sviluppo di nuovi carburanti“.
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