#FORUMAutoMotive Marzo 2025 | Bertolotti: “Gomma riciclata al 20%? Non è possibile” [VIDEO]
La risposta del presidente di Assogomma all'Unione Europea
Il nuovo appuntamento con #FORUMAutoMotive si occupa anche di pneumatici e di proposte dell’Unione Europea sulle gomme. Ne abbiamo parlato con Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, in particolare della volontà di inserire il 20% di materiali riciclati nelle mescole e nella composizione degli pneumatici.
”Le auto non potrebbero circolare”
La risposta è netta e contraria a questa ipotesi: “Tecnicamente non è possibile introdurre in una mescola il 20% di gomma riciclata perché questo di fatto rende non realizzabile, non trasformabile quella mescola – ha spiegato Bertolotti – In ogni caso comunque sarebbe una perdita in termini di prestazioni facendoci ritornare indietro. Quindi se domani questa norma venisse adottata, cosa che ci auguriamo non avvenga, ci troveremmo ad avere delle vetture che non possono circolare più”.
I motivi del no alla proposta dell’Unione Europea: “La gomma è un materiale che è essenziale e deve avere determinate prestazioni di elasticità, deve resistere a delle alte temperature, deve avere una scarsa capacità di abrasione per poter durare nel tempo. Quindi sono materiali che sono molto performanti ma devono nascere dal nuovo. Questo non significa che in un futuro, ma che non è quello attuale, si possa anche pensare a utilizzi di materiali di recupero, ma servono evidenze scientifiche”.
Il caso del nero di carbonio
Ci sono, però, altri materiali riciclabili, legati agli articoli in gomma, come il nero di carbonio: “Alcuni paesi europei hanno avviato delle attività di recupero e pirolizzano degli pneumatici che hanno terminato la loro vita e così facendo ne producono del carbon black riciclato o dell’olio di processo che può essere riutilizzato ancora nella produzione di pneumatici”. Ma non in Italia: “Ci sono tutta una serie di vincoli che impediscono alla messa di nuovi impianti di questo tipo piuttosto che all’utilizzo. Noi ci auguriamo che questo gap venga colmato perché altrimenti le nostre imprese, come è normale che sia, si trasferiranno in mercati dove è possibile utilizzare questi materiali”.
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