General Motors annuncia la chiusura di 5 impianti, Trump replica: “Tagliamo i fondi, anche per le elettriche”

Il presidente americano contro il piano di ristrutturazione di GM

General Motors annuncia che chiudere 5 fabbriche in Nord America, tagliando 14.800 posti di lavoro e provocando la dura reazione di Donald Trump che minaccia di tagliare tutti i fondi governativi a GM, compresi quelle per le auto elettriche.
General Motors annuncia la chiusura di 5 impianti, Trump replica: “Tagliamo i fondi, anche per le elettriche”

General Motors, costruttore automobilistico americano, ha annunciato che presto chiuderà cinque impianti in Nord America, tagliando 14.800 posti di lavoro. Un piano di ristrutturazione del colosso automobilistico a stelle e strisce che non ha tardato di provocare le dure reazioni del presidente americano Donald Trump.

General Motors: la dura reazione di Trump

Con un paio di tweet Trump ha affermato di essere molto deluso da questa decisione di General Motors, scrivendo: “Gli Stati Uniti hanno salvato GM e questo è il grazie! Stiamo valutando il taglio di tutti gli aiuti a GM, inclusi quelli per le auto elettriche”. Il presidente americano ci va giù pesante e apre così un nuovo braccio di ferro con General Motors, minacciando il taglio dei fondi governativi, compresi quelli destinati allo sviluppo dei veicoli ad alimentazione elettrica.

Trump ha proseguito il suo intervento su Twitter puntando il dito contro le scelte aziendali di General Motors e ribadendo il proprio impegno a difesa del lavoro degli americani. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato: “Sono qui per tutelare i lavoratori americani. Sono molto deluso per le chiusure degli impianti in Ohio, Michigan e Maryland. Non c’è invece nessuna chiusura in Messico o Cina. GM ha scommesso sulla Cina quando ha costruito nel Paese i suoi impianti (così come in Messico). Non penso che sarà una scommessa che pagherà”.

General Motors: calo del titolo a Wall Strett

Dopo le dichiarazioni di Trump, alle quali si sono aggiunte le pesanti critiche del senatore Bernie Sanders che ha definito il piano di GM oltraggioso, le ripercussioni in borsa per il costruttore americano sono state immediate: a Wall Strett le azioni di General Motors sono scese del 2,26%.

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