General Motors presenta un nuovo marchio per la Cina, Bajoun

Il nuovo frutto della joint-venture tra General Motors, SAIC (Shanghai Automotive Industry Company) e Liuzhou Wuling Motor Co., una liaison creata nel 2002 tra i colossi automobilistici mondiali e identificata con lo stillicidio di lettere SAIC-GM-Wuling Automobile, che ha raggiunto quota un milione di veicoli venduti durante l’anno decorso, si chiama Bajoun, un marchio destinato al solo mercato cinese e annunciato durante lo scorso fine settimana.

Bajoun unisce, unifica, salda e calamita in un fil rouge industriale le esperienze nel campo automobilistico dei tre costruttori, dedicando la miscela ottenuta al mercato cinese che sta esplodendo in una deflagrazione economica spaventosamente appetitosa: è sufficiente, a suffragare questa affermazione, ricordare che General Motors, durante il primo semestre dell’anno in corso, ha venduto più automobili nel territorio della Grande Muraglia che negli Stati Uniti, la casa natia.

Per crescere più velocemente ancora ed imporre il prodotto della cordata di case automobilistiche, il marchio Bajoun pungolerà la clientela con gli occhi a mandorla, eiettandosi nella zona low-cost del mercato.

La prima vettura – o forse l’unica – che verrà venduta con il marchio Bajoun, sarà realizzata dalle catene di montaggio di Shanghai, nello stabilimento SAIC Pan Asia Technical Automotive Center, e verrà venduta alla clientela sfruttando le concessionarie SAIC-GM-Wuling (SGMW) già esistenti.

Lo scopo ultimo è quello di riuscire nell’ingerenza all’interno di un comparto economico-automobilistico che è sempre più frammentato, diversificato, eterogeneo, con un prodotto che assicuri un’immagine solida, affidabile, intelligente e razionale, che limita i costi di gestione iniziali e duraturi. Purtroppo, il cartello di aziende non ha presentato alcuna immagine di una prima vettura Bajoun.