General Motors rinuncia alla vendita di Opel
Dopo mesi di trattative con Magna e il suo partner russo Sberbank, General Motors ha annunciato l’intenzione di rinunciare alla vendita di Opel. Il nuovo consiglio di amministrazione ha deciso di mantenere il marchio tedesco a fronte dell’attuale recupero finanziario e della congiuntura economica ora piu’ favorevole in Europa. La notizia arriva ad una settimana dall’apertura di un’inchiesta da parte dell’Unione Europea per valutare se la vendita a Magna era frutto di necessità economiche oppure di pressioni politiche da parte della Germania.
Fritz Handerson, CEO di GM, ha dichiarato in un comunicato che il processo di vendita è stato difficile per tutte le parti ma che l’obiettivo del gruppo americano era “assicurare la migliore soluzione a lungo termine per clienti, addetti, fornitori e venditori, e si è quindi arrivati alla decisione di oggi che assicurerà l’approccio piu’ stabile e mono costoso per il futuro a lungo termine dei brand Opel e Vauxhall”.
Nei prossimi mesi sarà attuato il piano di ristrutturazione di Opel che vedrà la perdita di 10.000 posti di lavoro e la riduzione del 30% dei costi in Europa. A GM il piano costerà circa 4,4 miliardi di dollari, una parte sarà coperta dal contributo di 50 miliardi di dollari ricevuto dal governo USA.
Altri aiuti potrebbero arrivare dalla Germania o dalla Gran Bretagna.
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