Giubileo di Roma 2025: asfalto green e high tech per le strade della città

Già asfaltati dall'Anas 12 km di strade con l'innovativo materiale

Giubileo di Roma 2025: asfalto green e high tech per le strade della città

Un nuovo tipo di asfalto ecologico, innovativo e rispettoso dell’ambiente, viene impiegato per la ripavimentazione delle strade in occasione del Giubileo di Roma 2025. Questo asfalto green è realizzato utilizzando plastiche dure selezionate appositamente, come alcuni tipi di giocattoli e vecchie custodie di CD e cassette della frutta, insieme al grafene.

Asfalto green per le strade in cui si terrà il Giubileo di Roma 2025

Anas, l’ente responsabile dell’attuazione di una serie di progetti per il Giubileo di Roma 2025, ha utilizzato questa tecnologia innovativa per 12 chilometri di strade, equivalenti a 15.000 metri cubi di asfalto. Questa tecnologia, interamente prodotta in Italia, è stata sviluppata da Iterchimica, una società italiana con sede a Suisio (BG) specializzata in soluzioni sostenibili per il settore stradale. Iterchimica ha dimostrato un impegno costante verso la sostenibilità e la transizione green.

L’utilizzo di Gipave offre prestazioni superiori in termini di resistenza e durata, estendendo la vita utile della pavimentazione dal 18% al 61% rispetto alle migliori tecnologie attualmente disponibili sul mercato. Questo non solo riduce significativamente gli impatti ambientali, ma anche la necessità di manutenzione. In ottica di economia circolare, le tecnologie impiegate riducono il consumo di energia e di materie prime. Inoltre, vengono utilizzati prodotti e materiali riutilizzabili e completamente riciclabili, contribuendo così a un approccio più sostenibile nell’ambito della pavimentazione stradale.

Grazie all’utilizzo di Gipave per i tratti stradali già realizzati, durante l’intera vita utile della pavimentazione, si prevede il riutilizzo di 32.000 kg di plastiche dure riciclate, equivalenti al peso di circa 19 automobili. Inoltre, si stima un risparmio di oltre 200.000 kg di bitume (pari al peso di circa 122 auto) e di 4,5 milioni di kg di materie prime estratte dalle cave, come ghiaia, ghiaietto e ciottoli, pari al peso di circa 2.650 autoveicoli. Ciò non solo riduce il consumo di suolo, ma consente anche di evitare circa 300 viaggi per il trasporto di questi materiali.

Questa prima fase del progetto comporterà anche una riduzione dei consumi energetici di 3.932 GJ, che è equivalente al fabbisogno mensile di 4.854 famiglie, e un abbattimento di 446.000 kg di emissioni di CO2. Quest’ultima cifra è paragonabile all’azione di assorbimento di circa 18.000 alberi adulti in un anno.

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