Governo, accordo con gli enti locali per far tornare all’Anas oltre 2.700 km di strade
Coinvolti i tratti stradali di quattro regioni del Nord
Come riportato dal comunicato apparso sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Governo ha raggiunto in Conferenza Unificata un’intesa con gli enti locali per la riclassificazione di 2.713,466 chilometri di strade regionali e provinciali che diventeranno di interesse nazionale, tornando così ad assere gestite dall’Anas. Allo stesso tempo è stata definita la declassificazione di circa 100 chilometri di strade.
Strade Anas: si continua a trattare col Piemonte
L’accordo di revisione delle strade di interesse nazionale riguarda il Veneto, con esclusione delle strade di proprietà dell’area metropolitana di Venezia, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Toscana. Mentre è ancora aperto il tavolo tecnico per trovare l’intesa anche per alcuni tratti stradali del Piemonte. La revisione, sottolinea la nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è resa necessaria a quasi vent’anni dal trasferimento della rete stradale dallo Stato alle regioni, anche in considerazione delle forti dissimmetrie territoriali derivanti dalla cosiddetta “Riforma Bassanini”.
Strade Anas: interessante Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto
Nello specifico l’accordo tra MIT e regioni prevede che tornino sotto la gestione dell’Anas 872,755 km di strade in Emilia Romagna, 1.075,606 km in Lombardia, 39,827 km in Toscana e 725,278 km in Veneto. Questi 2.713,466 km complessivi si vanno ad aggiungere ai 3.601,024 km già tornati sotto la gestione statale con il Dpcm del 20 febbraio 2018. Così nell’ultimo anno la consistenza della rete stradale in gestione Anas passa dai 26.529,385 km al 31 dicembre 2017 a 32.843,875 km.
Lo schema di decreto che è stato approvato nella Conferenza Unificata tornerà ora all’esame del Consigli Superiore dei lavori pubblici e, successivamente, sarà sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia.
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