Gran Bretagna: nuove regole per chi guida sotto l’effetto di droghe
La dimostrazione dell'uso di sostanze stupefacenti sarà sufficiente per formulare un'accusa
Una stretta decisa sulla legge che regola la guida sotto l’effetto di droghe arriva dalla Gran Bretagna. La camera dei Lord ha infatti deciso di intervenire pesantemente sula legislazione, con lo scopo di accelerare le pratiche di accertamento iniziali sugli automobilisti fermati, così come, in caso di positività, quelle che possono portare direttamente a una condanna.
La modifica legislativa è entrata in vigore lo scorso 12 marzo, e da quel giorno sulle strade della vecchia Albione la polizia ha il pieno diritto di eseguire alcuni test di valutazione preliminare sugli automobilisti – come camminare in linea retta – e di procedere quindi, sulla base dei primi risultati ottenuti, ad ulteriori verifiche con narco-test per valutare l’eventuale presenza in corpo di cannabis o cocaina.
Non solo, se anche questi test dovessero confermare la positività del soggetto o se lo stesso risultasse in evidente stato di alterazione, pur senza la possibilità immediata di rilevare l’assunzione di droghe, gli agenti avranno la facoltà di obbligare l’automobilista a sottoporsi a un prelievo di sangue o urina.
Se venisse così rilevata anche una minima traccia di sostanze stupefacenti, la polizia potrà formulare un’accusa specifica. La nuova legge prevede infatti quanto segue: la dimostrazione del fatto che l’indagato abbia fatto uso di droga – anche se nel momento dei controlli non fosse risultato positivo ai primi test – è una prova sufficiente per la condanna. Questa si tradurrà poi in un minimo di 12 mesi di ritiro della patente, una denuncia all’autorità giudiziaria, una multa fino a 5mila sterline e il carcere fino a due mesi.
La lista delle 16 sostanze incriminate comprende tra le altre cannabis, cocaina, anfetamina e anche diversi principi attivi presenti nei medicinali. Nel portale governativo britannico dedicato alla sicurezza stradale – denominato Think! – la nuova legge è ben illustrata e sono già in programmazione spot televisivi ad hoc, così come la distribuzione di diverso materiale informativo sull’argomento.
La Gran Bretagna non è il primo paese ad adottare misure così restrittive nei confronti di coloro i quali, facendo uso di droghe, ogni giorno mettono in pericolo la propria vita e quella degli altri. Da anni anche in America il primo controllo antidroga avviene già con una valutazione dei sintomi nel momento in cui i soggetti vengono fermati dalla polizia.
E in Italia, quando?
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