Green Deal 2035, Timmermans: “I ricchi devono aiutare i poveri a compiere la transizione ecologica”
Per l'ex vicepresidente della Commissione Ue serve un sistema fiscale in cui i benestanti pagano di più
Chi ha maggiori disponibilità economiche deve aiutare chi ne ha meno nel processo di transizione ecologica della mobilità europea. Ad auspicare un approccio collaborativo e solidale tra fasce sociali della popolazione è Frans Timmermans, principale fautore del Green Deal europeo, che dopo le dimissioni dalla Commissione Ue di agosto 2023 è tornato a parlare della sua “creatura”.
Sussidi green finiti ai più ricchi
Dalle colonne del Financial Times, Timmermans si dice preoccupato per gli effetti economici distorsivi che finora hanno favorito i “ricchi” nel compiere la svolta green. Secondo il politico olandese, gli aiuti economici, come sussidi, bonus e incentivi, messi finora a disposizione da Ue e Paesi membri sono finiti a benestanti “early adopter”, vale a dire i primi utilizzatori di auto elettriche, pannelli solari e nuovi impianti di riscaldamento. Questo, sottolinea Timmermans, ha generato uno squilibrio che ora dovrebbe essere compensato con una mirata politica fiscale. In sostanza, le tasse andrebbe redistribuite in modo tale che “i ricchi aiutino i poveri” sanando l’attuale squilibrio per attuare una transizione maggiormente accessibile alla maggior parte della popolazione.
Compensare lo squilibrio con le tasse
Per Timmermans dunque il processo di transizione necessità di aggiustamenti sul piano fiscale: “È necessario un elemento di solidarietà, sul modello di un sistema fiscale in cui i benestanti pagano di più”. Solo in questo modo si possono perseguire concretamente gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo.
“Le Case auto europee hanno dormito per 10 anni”
A proposito dei target al 2035, Timmermans afferma che la politica europea deve andare avanti sulla strada tracciata, senza tentennamenti o passi indietro, nonostante le richieste di revisione di Paesi membri e costruttori. Quest’ultimi sono poi chiamati direttamente in causa dall’ex vicepresidente della Commissione Ue: L”industria automobilistica ha dormito per 10 anni, mentre Cina e Corea reinventavano la mobilità elettrica. Ora si lamenta, dicendo che il modo per competere è rallentare la transizione. I cinesi – chiosa Timmermans – monopolizzeranno il mercato”.
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