Home delivery: allarme per l’aumento delle emissioni per le consegne

Potrebbero arrivare ad una quota del 17% entro il 2050

Home delivery: allarme per l’aumento delle emissioni per le consegne

La pandemia ha aumentato esponenzialmente il ricorso alla consegna a domicilio, l’home delivery, in giro per il mondo. Durante il lockdown per necessità, però la tendenza è rimasta anche successivamente e si fanno sempre più acquisti via internet. In particolare, in periodi come quello attuale, per i regali natalizi.

Le emissioni salgono

Questo ha aumentato sensibilmente il numero di veicoli per la consegna e, di conseguenza, anche le emissioni legate alle consegne: oggi sono responsabili del 3% delle emissioni globali di gas serra. L’allarme lanciato dal Washington Post è un possibile aumento fino al 17% entro il 2050, se non vengono fatti cambiamenti e presi provvedimenti dedicati.

Uno è quello di elettrificare le flotte per il trasporto merci. L’impiego di veicoli elettrici, secondo quanto riportato nel report “Decarbonizzare i trasporti. Evidenze scientifiche e proposte di policy” del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, consentirebbe di ridurre del 37% le emissioni di CO2 rispetto ad un veicolo a combustione, anche quando si tenga conto delle maggiori emissioni che derivano dalla loro produzione

”Serve una mobilità urbana più sostenibile”

Questa l’opinione sul tema di Roberto Sposini, chief mobility editor di LifeGate: “Occorre mettere in pratica azioni fondamentali per ridurre la congestione e l’inquinamento dei centri urbani, così da migliorare l’efficienza per le imprese e la qualità generale della vita di residenti e non. Questi sforzi hanno l’obiettivo di promuovere un modello di mobilità urbana che sia più sostenibile, green e sicuro, implementando nuove soluzioni di mobilità. Per risolvere le criticità dell’ultimo miglio”.

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