Incentivi auto 2024: Crisci “Il ritardo sta paralizzando le auto elettriche”
Il presidente UNRAE: "Necessario eliminare il price-cap"
Gli incentivi auto attendono il nuovo decreto, con il rinnovato piano del governo. Però ci sono dei ritardi e potrebbero non essere operativi fino alla metà di aprile. “L’entrata in vigore, annunciata da mesi, sta generando una paralisi delle vendite di auto a zero o bassissime emissioni”, le parole di Michele Crisci al diario di #ForumAutomotive.
”Effetto attesa negativo”
Secondo il presidente dell’UNRAE, infatti, questi ritardi stanno creando un “negativo effetto attesa” e, questo, “è visibile anche dai risultati delle immatricolazioni di auto BEV e PHEV. Seppure in rialzo rispetto a gennaio, a febbraio le BEV si fermano a quota 3,4% e le PHEV al 3,2% del totale mercato”. In netto ritardo, rispetto al resto d’Europa.
I nuovi incentivi porteranno delle novità, con un aumento dei fondi complessivi per l’Ecobonus e maggiore sconto per chi ha un ISEE basso, ma mantiene un tetto massimo di spesa. “È necessario eliminare il price-cap sulla fascia 0-20 g/km, o quantomeno allinearlo a quello della fascia 21-60 g/km – prosegue Crisci – La possibilità di ottenere il bonus per l’acquisto di auto elettriche che rientrano in quel tetto di prezzo esclude di fatto dall’incentivo le imprese che utilizzano principalmente vetture di fascia superiore, in evidente contraddizione rispetto all’obiettivo della decarbonizzazione”.
”Accolte alcune richieste”
Se questo è un aspetto negativo dei nuovi incentivi, il presidente dell’UNRAE dichiara “apprezzamento” per l’accoglimento di molte delle richieste effettuate nei mesi scorsi dal settore automotive, come “l’innalzamento degli incentivi unitari e l’inclusione delle persone giuridiche con bonus ad importo pieno”.
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