Incentivi quadricicli 2025: contributo fino a 4.000 € per microcar elettriche e ibride
Torna l'Ecobonus (fino a esaurimento fondi) per i veicoli a quattro ruote di categoria L6e e L7e
Mentre gli incentivi per le auto hanno fatto perdere le loro tracce, senza che ne sono previsti di nuovi, l’ecobonus torna invece per “motocicli e ciclomotori“, andando però a coinvolgere non solo i mezzi a due ruote a motore, dato che include anche i quadricicli leggeri e pesanti, noti anche come microcar, una tipologia di veicolo in decisa crescita nel mercato italiano negli ultimi mesi.
Ecobonus per i veicoli come Citroen Ami, Fiat Topolino e Microlino
Dal 18 marzo, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha riattivato la piattaforma per la prenotazione degli incentivi destinati all’acquisto di ciclomotori e motocicli. Il contributo statale, disponibile fino ad esaurimento fondi, è “rivolto a coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e”. La ultime due categorie di questa lista, ovvero L6e ed L7e, fanno riferimento ai quadricicli includendo tra i veicoli beneficiari modelli come Citroen Ami, Fiat Topolino, Aixam E-City, Xev Yoyo e Microlino.
I fondi, stanziati dalla legge di bilancio 2021 per un complessivo di 150 milioni, prevedono un plafond di 30 milioni per l’intero 2025, con le risorse in rapido esaurimento e i fondi residui che, al momento in cui scriviamo, si attestano a poco più di 21,5 milioni di euro.
A quanto ammonta il contributo e come ottenerlo
Il contributo all’acquisto, che può arrivare fino a 4.000 euro, viene calcolato sulla percentuale del prezzo: ecobonus del 30% sul prezzo d’acquisto senza rottamazione (fino a un massimo di 3.000 euro), ecobonus del 40% sul prezzo d’acquisto con rottamazione di un veicolo di categoria Le in un classe da Euro 0 a Euro 3 (fino a un massimo di 4.000 euro). Chi vuole approfittare degli incentivi 2025 riservati ai quadricicli deve farne richiesta ai concessionari che potranno prenotare il contributo attraverso la piattaforma del Mise.
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