Auto piomba nel giardino di un asilo all’Aquila: morto bimbo di 4 anni, altri 5 feriti
Forse il freno a mano si è disinserito, la donna proprietaria dell'auto è indagata per omicidio colposo
L’auto parcheggiata in discesa che, per motivi ancora da accertare, si mette in marcia, e piomba nel giardino di un asilo all’Aquila dove i bambini, dai 3 a i 5 anni, stavano giocando, travolgendone 6, uccidendone uno, il piccolo Tommaso di soli 4 anni, e ferendone altri 5.
Così si in pochi attimi si è consumata la tragedia nel primo pomeriggio di mercoledì 18 maggio, quando l’auto, parcheggiata da un mamma che, aveva lasciato il figlio di 12 anni a bordo, per andare a prendere i suoi due gemellini di 5 anni all’asilo Primo Maggio, in frazione Pile, a L’Aquila, si è messa in marcia, sfondando la recinzione esterna del giardino dell’asilo e piombando sui piccoli.
Freno a mano tolto o guasto meccanico?
Per cercare di far luce sulla dinamica del tragico incidente che ha sconvolto un’intera comunità, sarà necessario fare chiarezza su cosa sia successo in quegli attimi in cui la Volkswagen Passat parcheggiata dalla donna per andare a riprendere i figli all’asilo si è azionata. Il fatto che a bordo della vettura ci fosse il figlio più grande, di 12 anni, della donna lascia aperta la possibilità che possa anche essere stato il ragazzino a togliere il freno a mano e far muovere così l’auto in discesa. Non si è esclude però nemmeno l’ipotesi del guasto meccanico. Saranno necessarie delle perizie sulla vettura, posta sotto sequestro, per accertare le cause.
La donna: “Sicurissima di aver inserito la marcia, il freno a mano non ricordo”
Mentre la proprietaria dell’auto è indagata per omicidio colposo, è la stessa donna a fornire alcuni chiarimenti, raccolti da Repubblica.it, al suo avvocato: “Sono sicurissima di aver inserito la marcia, il freno a mano non ricordo. La macchina non era in pendenza ma sulla piazzola prima della discesa”.
Le perizie sulla Passat dovranno accertare anche presunte responsabilità del figlio della donna, il 12enne rimasto a bordo della vettura e che, secondo alcuni testimoni, era seduto al posto di guida al momento dell’impatto. Il ragazzino, in forte stato di choc, non ricorda cosa sia successo e cosa abbia fatto poco prima del tragico incidente. A tal proposito la donna ho raccontato al suo legale: “Ho chiesto a mio figlio se avesse toccato qualche comando della vettura, ma poiché ha sbattuto la testa nell’impatto col cancello, mi ha risposto ‘mamma, scusami, non mi ricordo niente'”.
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