Industria auto, Luca de Meo (ACEA): “L’Ue ci ascolti: meno limiti, date e multe”
Necessario un solido controllo della catena del valore dell'auto elettrica
Più strategia e politica industriale europea, meno limiti, scadenze e sanzioni: è questa in sintesi la ricetta suggerita da Luca de Meo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Renault, nonché presidente di ACEA (associazione europea dei costruttori auto), per il futuro dell’industria automobilistica europea, attesa nei prossimi anni da un lungo e tortuoso processo di cambiamento.
Dialogo necessario tra industria e politica
Parlando alla trasmissione di Rai2 “Restart” del futuro dell’automotive, de Meo, auspicando una collaborazione costruttiva tra industria e istituzioni europee, ha affermato: “Penso che in Europa ci sia bisogno di strategia industriale e di una politica industriale europea e di meno limiti, date e multe. Bisogna discutere su un approccio comune ed è necessario che la Comunità europea ascolti l’industria per cercare soluzioni comuni. Anche quest’anno darò una mano ai miei colleghi tedeschi, spagnoli, francesi, italiani, per riuscire ad aprire un dialogo e costruire una strategia”.
Il controllo sulla catena del valore dell’auto elettrica
Sul passaggio alla mobilità elettrica, il presidente di ACEA, prevede che il processo di cambiamento richiederà almeno 20 anni, sottolineando che: “L’Europa deve organizzarsi per controllare in maniera più solida tutta la catena del valore dell’auto elettrica che è molto diversa dal tema della combustione, perché – spiega de Meo – il 40% del costo di una vettura elettrica è dentro la batteria e l’80% del costo della batteria sono le materie prime”.
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