Infiniti M35h è nel Guinness dei Primati come ibrida più veloce al mondo

Inquina poco e fila come una scheggia. È l’Infiniti M35h e il titolo di “Auto Ibrida più Veloce del Mondo” non è un’esagerazione pubblicitaria, bensì un attestato rilasciato direttamente del Guinness World Record, la celebre associazione che pubblica il libro del Guinnnes dei Primati, la fonte più autorevole per i record mondiali più eclatanti ed eccentrici. Durante la prova eseguita di fronte ai giudici del Guinness, la berlina ibrida, guidata dal giornalista Tim Pollard, ha percorso 400 metri in 13,9031 secondi, grazie al suo motore ibrido da 364 Cv. Il record è stato stabilito lo scorso 23 agosto sulla pista di Santa Pod, nel Regno Unito. Questo risultato mette la M35h alla pari di mostri sacri come la Lamborghini Countach del 1982 e distante solo pochi centesimi da altri modelli Porsche, Ferrari e Aston Martin. Attenzione, però, perché queste auto avevano tutte il classico motore a combustione, nessuna era ibrida.
Si tratta di un risultato eccezionale e di notevole importanza. Non solo per Infiniti, che giustamente può andare orgogliosa di questo risultato, ma anche per le auto ibride in generale, da sempre criticate per la loro presunta mancanza di prestazioni. Questo record è la prova che anche un’ibrida può sfrecciare sulla pista ottenendo ottimi tempi e, in più, emettendo nell’aria solo 162 g/km di CO2 e consumando 7 litri di benzina ogni 100 km.
«L’Infiniti M35h dimostra che le auto ibride possono essere veloci e frugali al tempo stesso – ha dichiarato Tim Pollard, coeditore di CAR Magazine – A Santa Pod ho sentito la potenza istantanea della coppia del motore elettrico partendo da fermo: l’auto è letteralmente schizzata in avanti. Ho provato a cambiare le marce manualmente, ma era più veloce con il cambio automatico. È stato con quest’ultimo che abbiamo ottenuto il massimo risultato, 13,8960 secondi. Ma ciò che più mi ha colpito è la duplice qualità della M: può essere veloce, ma è anche estremamente confortevole e molto facile da guidare. Avrei continuato a correre per tutta la settimana!»
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