Inquinamento, l’UE potrebbe abbassare ancora i limiti medi della CO2

Potrebbe essere chiesto di toccare i 95 g/km entro il 2020

In vista un inasprimento dei limiti medi di emissioni nocive per le case automobilistiche. Dopo l'obbligo di arrivare ad una media di 130 g/km entro il 2015, potrebbero essere imposti i 95 g/km per il 2020
Inquinamento, l’UE potrebbe abbassare ancora i limiti medi della CO2

La lotta contro l’inquinamento, per fortuna, è sempre uno degli argomenti maggiormente in vista da parte dell’Unione Europea. Per questo motivo era stato fissato un tetto medio di 130 g/km di CO2 entro i quali le case automobilistiche europee avrebbero dovuto rientrare, pena pesanti sanzioni. Ora sembra che il governo continentale voglia ulteriormente abbassare questo limite, che già dovrà essere raggiunto entro il 2015. Entro il 2020, invece, la media dovrà addirittura scendere al di sotto dei 95 g/km.

Ovviamente non si tratta ancora di un cambiamento ufficiale, ma senza dubbio questa novità rappresenta una buonissima notizia per i nostri polmoni e per la salute del pianeta in generale. Peccato, però, che le case siano decisamente meno entusiaste. Un abbassamento così radicale nel giro di 8 anni, piuttosto pochi dal punto di vista del business, costringerà le case ad un’unica soluzione, ovvero sviluppare ancora di più le tecnologie dei motori ibridi ed elettrici.

Una buona idea, che però rischia di scontrarsi con alcune realtà oggettive, ad esempio la mancanza di infrastrutture adeguate in molti paesi, Italia compresa. Inoltre l’autonomia delle attuali auto elettriche, seppur buona, non è ancora sufficiente a consentire un cambio generazionale così importante, senza contare che il prezzo medio di un’auto elettriche rimane a tutt’oggi superiore a quello dei veicoli a combustione.

Tutti questi problemi andranno affrontati da chi di dovere. Nel frattempo il commissario europeo per l’industria, Antonio Tajani, e il presidente dell’ACEA, Sergio Marchionne, starebbero preparando una proposta nella quale si chiederà di abbinare a questo inasprimento un modo diverso di misurare le emissioni nocive delle auto, tenendo conto del paese in cui queste vengono vendute, il bacino d’utenza e lo stile di guida che viene applicato.

Oltre a ciò i rappresentanti delle case avrebbero espresso fortissime preoccupazioni riguardo la possibilità che una simile legislazione finirebbe per danneggiare l’industria dell’auto europea. Le compagnie americane e asiatiche, infatti, non sarebbero soggette a questo inasprimento, dando loro un vantaggio produttivo nei confronti di un pubblico che, fino ad oggi, ancora non si è lasciato convincere dalla possibilità di acquistare un’auto elettrica come mezzo di trasporto principale.

Foto: John Burke via Flickr

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