Iveco Group ceduta agli indiani di Tata Motors per 3,8 miliardi, il ramo difesa a Leonardo
Nelle casse di Exor 1,5 miliardi di euro. Garanzie su stabilimenti e lavoratori, la sede resterà a Torino

È stato siglato l’accordo per la cessione di Iveco Group, l’azienda del gruppo Agnelli che produce veicoli commerciali, bus, mezzi pesanti e motori, a Tata Motors per 3,8 miliardi di euro, con il costruttore indiano che s’impegna a garantire che nessuno degli attuali stabilimenti venga chiuso e a non tagliare la forza lavoro.
Iveco Defence al gruppo Leonardo per 1,7 miliardi
L’operazione di vendita a Tata Motors è affiancata dalla “parallela” cessione di Iveco Defence, il ramo dell’azienda dedicato ai veicoli militari che include i marchi Idv e Astra, al gruppo Leonardo, rimanendo dunque in mano italiana, che entro marzo 2026 l’acquisirà per 1,7 miliardi di euro. Il valore complessivo delle due operazioni è di 5,5 miliardi, dei quali circa 1,5 miliardi finiranno nelle casse di Exor, la holding delle famiglia Agnelli, che detiene poco più del 27% di Iveco.
La sede del gruppo Iveco rimarrà a Torino
Il completamento di Iveco Group a Tata Motors avverrà entro giugno 2026 con una cessione totale delle attività, e prevede il mantenimento della sede principale a Torino. L’operazione porterà alla nascita di “un gruppo di veicoli commerciali con la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale necessari per affermarsi come leader globale in questo settore dinamico”. Per la nuova realtà industriale si stimano vendite superiori a 540.000 unità all’anno e ricavi pari a circa 22 miliardi di euro.
Il plauso del Governo, i timori dei sindacati
La vendita di Iveco è stata accolta con favore da parte del Governo italiano che, sottolineando il ruolo dell’India come partner strategico dell’Italia, parla di “un’importante operazione industriale che apre nuove prospettive di crescita per il gruppo Iveco, storica realtà italiana, e per i suoi lavoratori”. Lavoratori però che, attraverso i sindacati, esprimono timori e preoccupazioni per il futuro occupazionale.
Il segretario nazionale dell’UGL Metalmeccanici Antonio Spera afferma: “Accogliamo con attenzione l’acquisizione da parte di Leonardo della divisione Difesa di Iveco Defence, che comprende tre stabilimenti e circa 1.600 lavoratori, per un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro con la rassicurazione che resti in mani italiane. Tuttavia, esprimiamo forte preoccupazione per il destino del resto del gruppo Iveco”. Sulla cessione del restante ramo di Iveco, che occupa circa 13.000 lavoratori italiani su un totale di 35.000 dipendenti nel mondo, Spera non nasconde i timori sul fronte occupazionale: “Si tratta dell’ennesimo pezzo di Made in Italy che rischia di perdere il proprio radicamento industriale e occupazionale nel Paese. Chiediamo al Governo di vigilare attentamente su questa operazione e di tutelare i livelli occupazionali, la produzione strategica nazionale e il know-how italiano nel settore dei veicoli commerciali e della difesa”.
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