Jaguar XK, la coupé inglese è prossima al pensionamento
Un mito se ne va
Fino a poco tempo fa, far convivere le F-Type e XK non sembrava essere un’impresa ardua e ingestibile per la gamma Jaguar. A giudicare dalle dichiarazioni rilasciate dalla Casa di Coventry, ognuna di esse operava in un segmento diverso e distinto: la prima è la due posti radicale, la seconda una gran turismo 2+2 più comoda.
Ma quando si entra nella realtà dei fatti, disporre di due GT nel listino può cominciare a generare doppioni, anche se la F-Type ha un’indole un po’ più sportiva e giocherellona rispetto alla XK. Questo si traduce ormai in vendite al ribasso dagli inizi della produzione della F-Type: l’anno scorso, solamente 4.000 esemplari della Jaguar XK sono stati venduti.
Per il momento non c’è nessuna dichiarazione ufficiale, ma Jaguar dovrebbe porre fine alla produzione della XK dopo otto anni di onorata carriera. Una sua sostituta, non ancora all’ordine del giorno, non è tuttavia esclusa per il momento. Ma una futura XK si allontanerebbe in ogni modo dal modello che conosciamo, per far parte di un segmento superiore e situarsi tra le BMW Serie 6, Maserati GranTurismo e Bentley Continental GT.
Proprio come la XJS che era stata prodotta dal 1976 al 1996. E’ per lo meno ciò che ha lasciato intendere il direttore del design di Jaguar, Ian Callum, il quale parla di “un’ascesa in gamma e delle dimensioni più generose.”
La Jaguar XK sarà andata incontro a svariate tappe importanti lungo il suo percorso. Dalla tranquilla GT con V8 4.2 litri all’inizio (sostituita poi da un motore 5 litri aspirato o compresso), ha anche avuto diritto ad un trattamento da sportiva vera con la sua variante XKR-S GT da 550 cv.
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