La crisi dell’auto fa vittime anche in Veneto: 350 aziende e oltre 5.000 posti di lavoro a rischio
Oltre 5.000 posti di lavoro a rischio in Veneto a causa della crisi dell'auto
Il settore metalmeccanico in Veneto, storicamente orientato verso la produzione automobilistica, sta attraversando una fase complessa a causa della crisi dell’auto. Le principali case automobilistiche tedesche e francesi influenzano direttamente molte aziende locali, che, secondo Unioncamere, sono circa 350. Queste aziende danno lavoro a circa 5.400 persone e operano in vari settori, tra cui componentistica, carrozzeria, produzione di vetri, e lavorazioni specializzate in interni in pelle e verniciatura. L’intero comparto genera un fatturato complessivo di circa 1,4 miliardi di euro, corrispondente all’8% della produzione nazionale.
Oltre 5.000 posti di lavoro a rischio in Veneto a causa della crisi dell’auto
La crisi dell’auto, aggravata dalla pandemia e dalle tensioni geopolitiche, ha determinato un calo nella domanda di veicoli. Questa situazione sta avendo effetti negativi anche sui fornitori, che si trovano a dover fare i conti con una riduzione degli ordini da cui deriva una contrazione dei ricavi. C’è grande preoccupazione per il possibile impatto sull’economia del Veneto, poiché le piccole e medie imprese, cuore dell’economia regionale, devono confrontarsi con incertezze che potrebbero avere effetti decisamente negativi.
Gli specialisti del settore sottolineano che, senza un significativo ripensamento politico e una strategia industriale mirata in Europa, le difficoltà potrebbero aumentare rapidamente. La possibilità di una recessione nel settore è concreta, e gli imprenditori sollecitano misure di sostegno per facilitare la transizione verso una mobilità sostenibile, con incentivi per investimenti in tecnologie innovative e veicoli elettrici.
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