L’ACEA lancia un altro appello all’Europa: “Serve chiarezza ora”
"La transizione deve essere anche guidata dal mercato"
Il 2024 si sta per chiudere e dall’anno prossimo entreranno in vigore le nuove norme sulle emissioni nell’Unione Europa, con il rischio di forti multe per i costruttori. L’ACEA, l’associazione dei costruttori europei, lancia un nuovo appello al governo continentale: “Serve chiarezza ora, una dichiarazione entro la fine del 2024”.
”Il rischio è perdere 16 miliardi di euro”
È il presidente uscente Luca De Meo (da gennaio sarà Ola Kallenius) a chiedere questo chiarimento: “Senza una chiara dichiarazione politica da parte della Commissione europea entro la fine del 2024, come sollecitato anche dai governi tedesco, francese, italiano e di altri paesi europei – ha spiegato – l’industria automobilistica rischia di perdere fino a 16 miliardi di euro di capacità di investimento, pagando sanzioni, riducendo la produzione, raggruppandosi con concorrenti stranieri o vendendo veicoli elettrici in perdita. I produttori hanno bisogna di chiarezza ora”.
La transizione elettrificata non sta andando come nelle previsioni e, per questo motivo, serve rivedere alcune strategie: “Gli obiettivi normativi e la fornitura di auto da soli non sono sufficienti – ha proseguito De Meo – la transizione deve essere guidata anche dal mercato. Tuttavia, le vendite di veicoli elettrici sono attualmente stagnanti a circa il 13% di quota di mercato, o 10 punti percentuali al di sotto di dove dovrebbero essere, e questo divario è troppo ampio per essere colmato in tempo”.
”Vogliamo che la transizione abbia successo, ma serve flessibilità”
Il tema è quello delle pesanti sanzioni, che rischiano di travolgere l’automotive: “In un sistema ben funzionante, pagare le sanzioni dovrebbe essere l’eccezione, non la norma”. Di conseguenza: “L’ACEA ha promesso 250 miliardi di euro nella transizione e vogliamo che abbia successo. Però bisogna valutare onestamente che non sta andando come previsto ed attenersi alla rigidità legale porta a danni potenzialmente irreversibili. La flessibilità legale, invece, manterrà gli investimenti in flusso e la transizione in carreggiata. Una dichiarazione di sostegno tempestiva è fondamentale”.
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