Lamborghini sarà l’ultima Casa a produrre modelli a guida autonoma
Reggiani, capo R&S del Toro: "Continueremo a fare auto da guidare"
Nonostante il forte carattere innovativo che contraddistingue il marchio e i suoi modelli, Lamborghini raramente è stato tra i primi ad adattare certe nuove tecnologie da applicare ai suoi veicoli, in particolar modo nell’ultimo decennio.
Ad esempio, rispetto alle altre Case costruttrici, è stata tra le ultime ad adottare la trasmissione a doppia frizione e nella gamma del Toro non c’è ancora un modello ibrido, nonostante i suoi rivali lo facciano da tempo. Lo stesso tipo di approccio “conservatore” Lamborghini lo manterrà anche nei confronti delle tecnologie di guida autonoma, nonostante il trend dell’automotive appare già segnato in tale direzione.
Nel corso di un intervista rilasciata a Digital Trends, Maurizio Reggiani, responsabile Ricerca e Sviluppo di Lamborghini, ha affermato che il marchio continuerà a riversare il suo impegno nella produzione di veicoli guidati dalle persone e non ha alcun fretta di adottare le tecnologia di guida automatizzata.
Reggiani spiega: “Se compri una Lamborghini lo fai per il piacere e il divertimento di guida. Se ci riferiamo alla guida autonoma vera e propria, credo che saremo l’ultimo costruttore a proporla“.
Mentre Lamborghini rimane salda alla tradizione sfidando una tendenza che in qualche modo nei prossimi anni coinvolgerà anche le auto sportive e le supercar, il discorso cambia un po’ per quanto riguarda il SUV Urus che arriverà a breve ad ampliare il portafoglio prodotti del Toro e che disporrà delle principali tecnologie di assistenza alla guida.
A proposito del nuovo SUV di Sant’Agata Bolognese Reggiani ha dichiarato: “L’Urus sarà dotato di videocamera, sistema di mantenimento della corsia, cruise control adattivo e tutte quelle funzionalità tipiche di un SUV premium, ma nulla che si avvicina alla reale guida autonoma“.
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