Lapo Elkann a Milano per il progetto Garage Italia Costums

L'ex stazione Agip di Piazzale Accursio verrà trasformata in uno spazio dedicato alla personalizzazione delle auto

Per mantenersi fedele al vecchio modello voluto da Mattei e che univa motori e cucina il nipo di Agnelli ha chiamato lo chef Carlo Cracco

Con una tuta blu da meccanico versione chic Lapo Elkann si è presentato mercoledì mattina in Piazzale Accursio 86 a Milano per presentare il progetto della Garage
Italia Customs
che tramite asta pubblica ha acquistato gli edifici dell’ex stazione di servizio Agip voluta dal fondatore dell’Eni Enrico Mattei negli anni ’50 per cercare di donarle nuova vita e colore.

“Ho sognato per anni passando davanti a questo distributore, molto più di luogo simbolico per la città ma parte dell’immaginario collettivo della generazione del miracolo economico Italiano
– le parole del nipote di Gianni Agnelli – Il desiderio che ci ha animato è stato quello di dare una chance a chi viene da noi con un’auto, una moto, un aereo, un elicottero o una barca, di tornare a casa con un prodotto unico sia dal punto di vista dell’innovazione, sia della tradizione. I “Maestros”, affiancati dal Centro Stile, trasformeranno i vostri sogni in realtà”.

Sulla scia del vecchio concept che ospitava al suo interno un autolavaggio, una sala d’attesa con bar, un elettrauto, uffici e unità abitative toccherà all’architetto Michele De Lucchi rinnovare gli spazi. “La struttura presenta due grandi e sproporzionate tettoie che non sono solamente degli oggetti per ombreggiare la facciata o proteggersi dalla pioggia ma pura comunicazione. In sintesi sono un vero monumento alla fantasia” – ha detto.

Per finire, l’argomento fornelli, più che mai di moda al momento, con lo chef Carlo Cracco che si occuperà della ristorazione. “Mi sono innamorato fin da subito dell’idea di coniugare i motori alla cucina – ha commentato – In entrambi i casi vi è una sempre crescente ricerca dell’eccellenza, un’attenzione alle esigenze e alle richieste del cliente, al tailor made, all’assoluta qualità della materia prima”.

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