Le Peugeot 504 coupé e cabriolet: le più sportive di sempre
Eleganti e raffinate, entrambe le Peugeot 504 sportive hanno ereditato dalla berlina il propulsore 4 cilindri da 1.8 litri
Peugeot 504, introdotta nel 1968, è il modello più duraturo della casa automobilistica del leone, rimasto in produzione fino al 2005 (anche se in Europa uscì di scena nel 1983). Fu il primo veicolo del marchio a vincere il titolo di Auto dell’Anno. Oltre alla berlina, la 504 si arricchì delle versioni sportive Coupé e Cabriolet, realizzate da Pininfarina in Italia.
Linea elegante e moderna per le Peugeot 504 Coupé e Cabriolet
La Coupé, che condivide il telaio della berlina, presenta una linea più compatta, con un passo ridotto di 19 cm. Il design si distingue per un frontale elegante e aggressivo, con un cofano inclinato e fari quadrangolari, mentre la parte posteriore ha una coda slanciata con luci oblique a tre elementi. La versione Cabriolet conserva lo stesso stile, con l’unica differenza della capote in tela.
Le versioni sportive della Peugeot 504, Coupé e Cabriolet, ereditano dalla berlina il motore 4 cilindri da 1.8 litri, sviluppando 97 CV e abbinato a un cambio manuale a 4 marce. Nel 1970, la cilindrata aumenta a 1971 cm³ con una potenza di 104 CV, e viene introdotto anche un cambio automatico a 3 rapporti. Nel 1974, la 504 riceve un restyling con nuovi gruppi ottici e il motore V6 PRV da 2.6 litri e 136 CV, sostituendo il 2 litri.
Nel 1978, per alcuni mercati, viene reintrodotto il motore 2 litri da 106 CV, mentre il V6 è abbinato a un cambio manuale a 5 marce e iniezione Bosch. Un ulteriore restyling avviene nel 1980. Le versioni coupé e cabriolet della 504 vengono ritirate nel 1983, lasciando un vuoto che non sarà colmato fino al 1997 con la Peugeot 406 Coupé.
La Peugeot 504 Coupé ha ottenuto numerosi successi sportivi, soprattutto nei rally e raid africani, grazie alla sua robustezza e affidabilità. Tra le vittorie più celebri, il Rally della Costa d’Avorio del 1976 con Mäkinen-Liddon, il 1978 con Nicolas-Gamet, e il Rally Safari dello stesso anno con Nicolas-Lefebvre.
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