Le politiche europee sull’elettrico consegnano l’Europa nelle mani della Cina
Ecco le forti parole di Luca De Meo
Il presidente di ACEA e ad di Renault, Luca De Meo, ha espresso la sua forte opinione riguardo alle politiche ambientali dell’UE, affermando che “a Bruxelles c’è un gruppo di estremisti dell’elettrico che non si rende conto – o non vuole farlo – di quanto il futuro sia complesso“. Secondo De Meo, i provvedimenti di questa legislatura europea sono stati tutti orientati verso una sola tecnologia, quella dell’elettrico, imposta da “estremisti dell’elettrico” come il commissario Frans Timmermans.
“Le grandi aziende automobilistiche hanno ceduto al mainstream, per compiacenza o per necessità di ripulirsi da vecchi scandali, consegnando l’Europa nelle mani della Cina e violando costantemente il principio di neutralità tecnologica”. È quanto affermato dal presidente di ACEA e ad di Renault, Luca De Meo
Questa scelta ha fatto sì che la Cina detenga le terre rare, il cobalto e altri elementi necessari per la costruzione delle batterie, e che abbia costi di produzione dell’energia inferiori a quelli dell’Europa. De Meo sostiene inoltre che i costi di produzione dell’energia sono diversi perché in Europa gli standard devono essere ecocompatibili, mentre in Cina si utilizza ancora il carbone e non ci sono limiti di inquinamento.
De Meo ha affermato che ACEA ha mancato di coraggio nel comunicare le alternative all’elettrico e nello spiegare come gli efuel, ad esempio, potrebbero da subito essere disponibili. La Cina domina il mercato mondiale delle auto elettriche. E’ sicuro per l’Europa proseguire su questo cammino?
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