Leasing sociale per le auto: cos’è e come funziona l’idea che arriva dalla Francia ma che piace all’Italia

Si tratta di un'opzione di noleggio a lungo termine con un canone mensile tra i 75 e i 125 euro

Leasing sociale per le auto: cos’è e come funziona l’idea che arriva dalla Francia ma che piace all’Italia

Come ridurre l’inquinamento causato dalle auto vecchie? Una possibile soluzione potrebbe essere il leasing sociale, un’idea che arriva dalla Francia e che potrebbe essere adottata anche in Italia. Si tratta di un sistema che consente alle famiglie a basso reddito di accedere a un’auto nuova o usata, a basso consumo e a bassa emissione, pagando una quota mensile inferiore a quella di un normale leasing.

In questo modo, si favorisce il ricambio del parco circolante italiano, che è tra i più vecchi e inquinanti d’Europa, e si contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre le emissioni di CO2. Il leasing sociale è stato lanciato in Francia a novembre 2021 e prevede la consegna dei primi modelli a gennaio 2022. Per accedere al servizio, bisogna avere un reddito inferiore a una certa soglia e dimostrare di avere una necessità di mobilità. Il leasing sociale potrebbe essere una misura efficace per incentivare la transizione verso una mobilità più sostenibile e accessibile a tutti.

Il leasing sociale per le auto è una proposta dell’Aci per favorire il rinnovo del parco auto italiano, incentivando l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Secondo l’Aci, ci sarebbero già stati dei contatti con i ministeri competenti per avviare una fase di sperimentazione dal 2024, coinvolgendo un numero limitato di automobilisti. Il leasing sociale prevederebbe dei criteri di accesso basati sull’ISEE, sull’età del veicolo da rottamare e sulla classe ambientale dell’auto da acquistare. In base a questi fattori, si stabilirebbe una graduatoria per l’assegnazione delle auto in leasing a un costo agevolato.

Si tratta di un’opzione di noleggio a lungo termine con un canone mensile tra i 75 e i 125 euro, a seconda della tipologia di vettura. L’obiettivo è di incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti, come le Euro 0 – Euro 3, che sono ancora oltre 10 milioni in Italia e rappresentano il 27% del totale. Il leasing sociale richiederebbe un contributo dello Stato per coprire l’anticipo delle auto nuove. Aci suggerisce di usare i fondi residui dell’Ecobonus 2022 e 2023 per finanziare l’iniziativa, spera di avviare il progetto al più presto e ha già avuto dei contatti con i ministeri competenti. Tuttavia, ci sono ancora molti aspetti da definire, come le condizioni contrattuali del leasing, il limite di chilometri e le modalità di restituzione delle auto. Per ora, si tratta solo di un’ipotesi, ma potrebbe diventare una realtà se ci saranno le condizioni favorevoli. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi su questa interessante proposta.

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