Liberalizzazioni: lo sciopero dei tir blocca alcuni stabilimenti Fiat

Promesso un tavolo tecnico su prezzi benzina in Sicilia

La protesta degli autotrasportatori continua senza sosta, finendo per bloccare anche alcuni stabilimenti della Fiat. Nel frattempo si è tenuto ieri un incontro tra Raffaele Lombardo e Mario Monti, i cui risultati sembrano non soddisfare i protestanti
Liberalizzazioni: lo sciopero dei tir blocca alcuni stabilimenti Fiat

Sembra ormai che quasi nessun settore lavorativo italiano sia rimasto immune dalle proteste scatenate dal decreto sulle liberalizzazioni. In particolare lo sciopero degli autotrasportatori sta bloccando diverse aziende ed industrie, rimaste a corto di rifornimenti e materie prime. Tra queste c’è anche la Fiat, che per il terzo giorno consecutivo si è vista costretta a fermare la produzione negli stabilimenti di Melfi, Cassino, Pomigliano e Mirafiori e anche la Sevel, la società che si occupa dei veicoli commerciali leggeri dei gruppi Fiat e PSA, si è ritrovata ferma.

La situazione rimane tutt’ora molto grave e anche l’Unione Europea ha iniziato a mettere parola sulla questione, cercando di incentivare il governo a trovare una soluzione per cambiare questa grave situazione di enpasse che sta bloccando il Paese. In Sicilia il Movimento dei Forconi sarebbe rimasto deluso dall’incontro tra il Presidente della Regione Raffaele Lombardo e il premier Mario Monti. Lombardo, da parte sua, ha dichiarato ai giornali che l’incontro è andato bene e che ora sarebbe necessaria la collaborazione dei manifestanti per capire che sarebbe ora di fermare la protesta.

Sono stati promessi dei tavoli tecnici, pare accolti freddamente dai Forconi, durante i quali discutere di vari provvedimenti, tra cui la situazione della benzina che sull’isola costa in media 15-20 centesimi in più rispetto al resto d’Italia.

La situazione resta ancora tesa in Puglia, Calabria e Lazio, mentre in Piemonte sono stati tolti i blocchi e il traffico è nuovamente regolare.

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