Lombardia, Piemonte e Calabria zona arancione: cosa cambia
Tutte le novità e quali limitazioni decadono
Lombardia, Piemonte e Calabria passano dalla zona rossa a quella arancione. È stato il governatore lombardo Attilio Fontana ad annunciarlo sul proprio profilo Twitter: “Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali”. Poi è arrivato l’annuncio del Governo, le nuove zone partiranno domenica.
Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali.
A breve la decisone del Governo.— Attilio Fontana (@FontanaPres) November 27, 2020
Spostamenti liberi nel comune
Cosa cambia? Per quanto riguarda gli spostamenti, l’ingresso nella zona arancione significa la libertà per i cittadini di potersi muovere all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22, senza la necessità di giustificare gli spostamenti. Resta da rispettare il coprifuoco nazionale, dalle 22 alle 5, periodo in cui ci si potrà muovere da casa solamente per comprovate esigenze con l’autocertificazione.
Non si può, ancora, uscire dal proprio comune, se non per le esigenze di lavoro, istruzione, salute o necessità. Per quello servirà l’ulteriore passo avanti e l’ingresso in zona gialla, forse già tra una settimana o quindici giorni, se ci saranno dati confortanti. Resta l’invito di non invitare a casa propria persone non conviventi, anche nello stesso comune, pur non essendoci obblighi in tal senso.
I negozi, la scuola e lo sport
Il cambiamento principale è la riapertura di tutti i negozi, senza limitazioni, ma nel rispetto del distanziamento e con lo scaglionamento degli ingressi, se necessario. Restano però chiusi i centri commerciali nei weekend e nelle giornate festive e prefestive. Restano chiusi bar e ristoranti, se non per le attività di asporto fino alle 22 e con consegna a domicilio senza limitazioni.
Cade la limitazione dell’attività motoria ‘nei pressi della propria abitazione’, ma bisogna sempre restare all’interno del comune. Riaprono centri e circoli sportivi per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base sempre con distanziamento, ma restano chiuse palestre, piscine, centri benessere e termali. Infine, per quanto riguarda le scuole, riaprono seconda e terza media con le lezioni degli studenti in classe.
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