Luca de Meo, Renault: “Le prime auto elettriche? Come lavatrici, brutte e senza emozioni”

Luca de Meo ribadisce un concetto espresso già in diverse occasioni e cioè che le auto devono essere sempre emozionanti da guidare, cosa che non sempre avviene. Il numero uno del gruppo Renault ha fatto l’esempio della prima generazione di auto elettriche apparse sul mercato definite senza mezzi termici come delle lavatrici, brutte e senza anima. Parlando con gli spagnoli di Motor.es de Meo ha dichiarato: “Nella prima generazione, le auto elettriche erano per lo più elettrodomestici, come le lavatrici: brutte e senza emozioni “.

Le prime auto elettriche erano brutte e senza emozioni secondo Luca de Meo

Per decenni, l’auto è stata un vero riflesso della personalità: la si sceglieva per il suono del motore, per le sue linee o per l’emozione che suscitava al suo avvicinarsi. Oggi, molte auto elettriche sono invece clinicamente perfette: accelerano come razzi, ma spesso mancano di quell’anima che una volta le rendeva uniche, somigliando più a un’app meteo che a una compagna di viaggio. Le parole di Luca De Meo non sono solo una critica esterna, ma anche un’ammissione interna. Renault, pioniera con la Zoe, non è riuscita a evitare un design spesso anonimo e un’impressione di pura funzionalità. Come lui stesso afferma, “Stiamo tutti imparando”, e in effetti è così.

La speranza, secondo Luca De Meo, risiede in marchi come Alpine, che ha in programma di reinterpretare la sua leggendaria A110 in versione elettrica. “Forse possiamo dimostrare che la tecnologia delle auto elettriche può essere davvero divertente , che possiamo infonderle un’anima”, ha affermato. In effetti rispetto a 10 – 15 anni fa il design delle auto elettriche attuali è migliorato in maniera piuttosto evidente. La speranza ovviamente è che andando avanti anche queste auto diventino emozionanti da guidare e belle esteticamente.