Mercato auto Europa 2021: è andato peggio del 2020, -1,5%
L'Italia fa meglio degli altri paesi del Vecchio Continente
Se il 2020 è stato l’anno orribile per il mercato dell’auto (e non solo), il 2021 è andato anche peggio. Le restrizioni causa pandemia della prima parte dell’anno e, soprattutto, la crisi dei semiconduttori hanno ridotto ulteriormente le immatricolazioni in Europa, con un -1,5% alla fine dell’anno su quello precedente.
Una crisi senza fine
Il mese di dicembre, come riportano i dati forniti da Acea, ha acuito questo momento molto difficile, facendo segnare un segno negativo del 21,7% (UE+EFTA+UK) rispetto allo stesso mese di un anno fa. Quando il picco della crisi post lockdown pareva fosse terminato e non ci si attendeva ulteriori segni negativi.
Infatti, la prima parte del 2021 era andata discretamente, con un rialzo del 27,1% complessivo e si pensava che potesse essere il preludio ad un ritorno a livelli vicini al pre Covid. Invece, la crisi dei chip ha colpito pesantemente ed è arrivato il tracollo, con una perdita di 3,3 milioni di immatricolazioni, rispetto al 2019.
Italia meglio delle altre
Questi numeri, ovviamente, si riflettono anche sui mercati nazionali dei principali paesi europei. L’Italia è stata la migliore del 2021, con un +5,5% sul 2020 (ma con pesanti perdite sul 2019), mentre Gran Bretagna (+1%), Francia (+1%) e Spagna (+0,5%) sono rimasti sui livelli di un anno fa, con una pesante perdita per la Germania (-10,1%).
Gruppi e case
Risultati negativi per la maggior parte dei gruppi e delle case: Stellantis ha perso l’1,6% sul 2020, con lievi segni positivi solamente per Jeep, Lancia e Opel, così come sono andati ‘sotto’ Gruppo Volkswagen (-3,7%), Gruppo Renault (-10,9%), Daimler (-11%), oltre a marchi come Ford, Mitsubishi, Honda e Jaguar Land Rover.
Il miglior risultato del 2021 è stato registrato dal Gruppo Hyundai (+21,1%), ma hanno fatto segnare un miglioramento anche Gruppo Toyota (+9,6%), Gruppo BMW (+1,3%) ed alcuni marchi ‘singoli’ come Mazda e Volvo.
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