Mercato auto Italia, a luglio limitati i danni: -11%

Fiducia nella spinta degli incentivi per i prossimi mesi

Mercato auto Italia, a luglio limitati i danni: -11%

Primi segnali di frenata del calo del mercato automobilistico italiano che a luglio, stando ai dati Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere, ha limitato la perdita ad un -11% rispetto allo stesso periodo del 2019, contenendo il calo della domanda ed anche il rallentamento per l’attesa dell’avvio degli incentivi statali partiti il 1° agosto.

Cumulato gennaio-luglio -42%

Le immatricolazioni di luglio in Italia, secondo quanto diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state 136.455 rispetto alle 153.335 del luglio 2019. Nei primi sette mesi dell’anno le immatricolazioni in meno sono 516.000, con una flessione del 42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Crisci: “Il mercato aveva bisogno degli incentivi che servirà rifinanziare

“Sabato 1° agosto – afferma Michele Crisci, Presidente dell’Unrae – sono partiti gli incentivi introdotti dalla Legge Rilancio e i risultati dei primi 3 giorni, con quasi 12 milioni di euro già richiesti, dimostrano che il mercato ne aveva assoluta necessità e che stiamo andando nella giusta direzione. Queste risorse destinate all’auto, accogliendo parte delle richieste della nostra associazione – prosegue Crisci – sono un importante riconoscimento della necessità di svecchiare un parco circolante molto anziano, senza discriminare le più moderne vetture a benzina e diesel Euro 6 che possono dare un contributo rilevante sul contenimento delle emissioni e in termini di sicurezza stradale”.

L’obiettivo della revisione della fiscalità sulle auto aziendali

“La strada intrapresa dal Governo è quella giusta negli obiettivi di breve termine, ora occorre rifinanziare subito il fondo con le attuali caratteristiche, senza introdurre ulteriori specificità o complicazioni ed è il momento di sedersi tutti insieme ed affrontare piani strategici orientati su due direttrici: una revisione della fiscalità sulle auto aziendali con nuovi criteri di deducibilità e detraibilità dell’IVA, e una potente accelerazione nella installazione capillare di infrastrutture di ricarica, avvicinandoci ai nostri principali partner europei. Nello specifico delle auto aziendali, gravate in Italia da un trattamento fiscale penalizzante rispetto agli altri Major Markets, l’Unrae richiede la detraibilità IVA al 100%, l’aumento della quota ammortizzabile e del costo massimo deducibile, la facoltà dell’ammortamento anticipato da 4 a 2 anni”.

“Se non si dovessero trovare nuovi fondi per rilanciare il settore – uno scenario a mio avviso oggi poco realistico – il recupero degli acquisti di autovetture annullati durante il lockdown sarebbe pesantemente frenato dalla riduzione del potere di acquisto delle famiglie e dalle difficoltà operative delle imprese. In un quadro di recessione economica, con un Pil stimato in perdita a doppia cifra, il mercato auto nel 2020 non riuscirebbe a superare 1.200.000 immatricolazioni, perdendo il 37% delle auto rispetto al 2019. Un livello che ci riporterebbe ai valori di più di 40 anni fa (era il 1978). Secondo le nostre stime, nella situazione attuale, il prossimo anno si dovrebbe registrare un rimbalzo, con un recupero di 300.000 autovetture e un incremento delle vendite del 25% a 1.500.000 unità. Risorse adeguate – conclude Crisci – consentirebbero, invece, un’aggiuntività nel solo anno in corso di circa 200.000 unità. La Legge di Bilancio poi dovrà pensare seriamente al 2021”.

Noleggio +8,8%, privati -8,5%

Analizzando i dati del mercato di luglio sotto il profilo degli utilizzatori, va segnalato il ritorno al segno positivo, con un +8,8% del noleggio, con una quota di mercato che sale di oltre 4 punti arrivando al 22,2% del totale. Tuttavia nel cumulato gennaio-luglio il calo è ancora consistente con un -45,4%. A luglio i privati perdono l’8,5% delle vendite, recuperando però 1,8 punti di quota, raggiungendo il 63,2% del totale. Nel cumulato il calo è del 37,7%. Forte flessione a luglio delle immatricolazioni delle società: -36,7% rispetto a luglio 2019, con una quota che scende a 14,6%.

In calo benzina, diesel e GPL, crescono le elettrificate

Tra le alimentazioni a luglio si è registrato un forte calo per benzina (-38,6%), diesel (36,9%) e GPL (-6,4%), in flessione anche le vendite di auto a metano che mantengono però il 2,6% di quota. Conquistano sempre più terreno le auto elettrificate. Le vetture ibride (HEV) crescono in luglio del 108%, salendo al 12,7% di quota (+7,3 punti), le plug-in registrano un balzo del +438% all’1,5% del totale (+1,2 punti) e le vetture elettriche segnano un +70,5%, all’1,2% di quota (il doppio rispetto ad un anno fa). Nel complesso le vetture a ricarica esterna (ECV) crescono del 178% con 3.700 unità, il 2,7% del mercato (+1,8 punti).

Si riducono i volumi di city car, utilitarie e medie

Per quanto riguarda i segmenti, flessione a doppia cifra per city car, utilitarie e medie, mentre tornano col segno più medie superiori, superiori e alto di gamma. Crescono di rappresentatività il segmento D (14,5%) e il segmento E (2,4%). Leggero calo per crossover e fuoristrada, mentre sono in aumento le immatricolazioni di coupé, monovolume grandi e station wagon.

Mercato dell’usato va peggio: -27,8%

A luglio va molto peggio il mercato dell’usato che registra una pesante contrazione del 27,8% con 273.622 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (379.028 a luglio 2019). Nel cumulato gennaio-luglio la flessione è del 38,6% con quasi 1 milione di unità perse (1.569.882 rispetto a 2.556.245).

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