Mercedes-Benz DTW: una visionaria concept per un eventuale ritorno a Le Mans [RENDERING]

Tecnologia sofisticata spinta da due motori elettrici

Mercedes-Benz DTW concept – Uno studente di design francese plasma, partendo dalle forme scultoree di un'opera di Emmanuel Zurini, un'immaginaria vettura Sport della Stella caratterizzata da una raffinata architettura tecnica

L’impostazione appare estrema, incentrata sulla ricerca prestazionale pura, tesa a guadagnare dall’aria la stessa forza che serve per andare sempre più forte e in modo altamente efficiente. È un’ipotesi, un esercizio di stile, ma allo stesso tempo un’idea di come potrebbero sembrare le future vetture che calcheranno il palcoscenico della 24 Ore di Le Mans, nel panorama World Endurance Championship. Uno studente francese di design, Martin Chatelier, ha immaginato una concept dalla linea funzionale e raffinata, associata a una propulsione elettrica innovativa: la Mercedes-Benz DTW.

Prospettata per un ipotetico debutto nel 2030, un’indicazione anche in questo caso strettamente teorica e funzionale allo sviluppo di questa idea, la concept DTW presenta soluzioni estetiche, tecniche e aerodinamiche elevatissime. In particolare, il futuristico prototipo della Stella (ci sorprende un po’ non notare alcun riferimento AMG, ndr) è caratterizzato non solo da una soluzione AERS Aerodynamics Energy Recovery System, ispirata alla Mercedes-Benz 300 SLR fusa a sistemi di tipo aeronautico, ma anche da un’innovativa propulsione air hybrid e altrettanto sofisticata tecnologia Michelin 3D Print tires. In pratica: uno spray che arricchisce in pochissimi secondi la superficie gommata mentre si guida, in base alle condizioni del tracciato o quando richiesto dalla condotta di gara. Un tipo di tecnologia piuttosto ardita, a nostro giudizio.

Partendo da una scultura elaborata dal fotografo Emmanuel Zurini, lo studente francese ha disegnato il prototipo di questa DTW plasmando concettualmente dei materiali specifici, e definendo una linea piuttosto scavata e caratterizzata da pannelli aerodinamici attivi. Telaio e abitacolo sarebbero realizzati in grafene, secondo quanto indicato. Un materiale piuttosto innovativo. La posizione del pilota è avanzata, disposto davanti al sistema propulsivo costituito da due motori elettrici associati a una turbina Tesla, che ne alimenta la spinta. Il concetto air hybrid, dunque, è il risultato di una raffinata sinergia tra l’azione dei pannelli legati alla soluzione AERS, che disegnano una forbice nella zona posteriore, incanalando l’aria che alimenta la turbina e allo stesso tempo, mentre generano carico aerodinamico, sgravano anche il sistema frenante da forti sollecitazioni, in base a quanto segnalato.

Rendering by Martin Chatelier via BoldRide

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