Mercedes CLS 2011, trapelano alcune foto ufficiali
Esce allo scoperto la nuova generazione di Mercedes CLS, coupé a quattro porte della maison di Stoccarda. Lo fa, come di consueto, oggidì, con una serie di immagini che trapelano anzitempo rispetto alla data di presentazione. Che, in questo caso specifico, è prevista per il Salone di Parigi: noi possiamo già averne un assaggio.
La nuova generazione di Mercedes CLS si prefigge di tornare a dirigere il segmento di quelle vetture che unificano e mescolano fattezze da berlina da rappresentanza con elementi tipici delle coupé. Ne esce una vettura molto energica, poco rigida, poco posata, mai piatta, mai signorile, se si vuole. Mercedes CLS mutua i tratti stilistici dalla concept car F800 Style e dalle automobili più recenti del costruttore teutonico.
Fa proprio, dunque, il nuovo codice stilistico. Rimane, tuttavia, molto simile, nelle forme, alla vecchia e prima generazione, datata 2004. Stesso arco del tetto perfetto, lineare e continuo. Medesimo portellone posteriore che declina vertiginosamente e che è quasi difficile da mettere a fuoco visivamente. Stesso cofano anteriore allungato, imponente, importante. E, poi, le stesse caratteristiche tipicamente Mercedes.
Mascherina centrale, rigida e verticale, circondata dai gruppi ottici, oggi più angolosi, seppur morbidi, meno liquidi, fari posteriori ancora più assottigliati, estremizzati. In realtà, la nuova Mercedes CLS amplifica la rotta del nuovo solco stilistico, con un paraurti anteriore molto movimentato, scisso in tre frammenti mai statici, con una parete laterale ben più vigorosa, attraversata com’è da tagli orizzontali. L’insieme, dunque, trasporta nel futuro elementi vecchi, fondendoli con quelli nuovi e con quelli inediti. In un mix che si chiama Mercedes CLS e che non ama vedersi riempire il segmento che è suo (Mercedes lo riportò alla ribalta, sebbene si ricordino vecchie antesignane) da troppo recenti e repentine proposte.
All’interno della vettura, l’abitacolo della nuova Mercedes CLS prende a prestito la matita comune: stessa consolle verticale, stessa regolarità, stessa compostezza, stessa silenziosità, che, forse, stona troppo con l’energia esterna. Ma sarà il tempo, a dire l’ultima parola.
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