Microlino arriva in Italia grazie al Gruppo Koelliker [FOTO]

Il Gruppo Koelliker ha annunciato nelle scorse ore una nuova partnership commerciale strategica che riguarda la micromobilità con la firma di un accordo con Micro Mobility Systems, azienda svizzera che ha progettato la Microlino. In questo modo si arricchisce ulteriormente la gamma di soluzioni sostenibili distribuite dal noto importatore milanese.

La microcar presenta solide radici italiane, anche perché la produzione avviene interamente in Italia presso la sede de La Loggia (Torino), una struttura moderna da 3000 m² interamente ricoperta da pannelli solari.

L’intero processo produttivo viene realizzato all’interno del nuovo stabilimento, dallo stampaggio delle lamiere e la lastratura della scocca interamente robotizzata e realizzata da Cecomp, alla verniciatura e all’assemblaggio finale, con componenti europei al 90% e più del 65% provenienti dall’Italia.

Dispone di un telaio unibody in acciaio e alluminio

La Microlino vanta un unico sportello frontale, uno stile inconfondibile e due posti a sedere. È facile da parcheggiare grazie alla sua lunghezza massima di soli 2,5 metri. Nonostante ciò, propone un generoso bagagliaio con capacità di 230 litri.

È il primo prodotto della sua categoria ad avere un telaio unibody in acciaio e alluminio, proprio come una classica auto. Questo la rende più sicura rispetto ai veicoli dello stesso segmento, che invece propongono un telaio tubolare e dei pannelli in plastica.

L’elevata rigidità torsionale, paragonabile a quelle delle vetture tradizionali, e la leggerezza delle parti in alluminio consentono un’esperienza di guida precisa e dinamica. Non mancano materiali di alta qualità e un processo produttivo controllato secondo le più avanzate tecnologie, che permettono di prevedere un lungo ciclo di vita e una performance costante anche dopo un lungo chilometraggio e un elevato valore residuo.

Micro Mobility Systems afferma che la Microlino raggiunge una velocità massima di 90 km/h e viene proposta con tre diverse batterie di tipo nichel-cobalto-manganese. Queste promettono un’autonomia massima di 91, 177 o 230 km con una singola ricarica. Il Gruppo Koelliker proporrà la piccola vettura in due versioni: Dolce e Competizione.

Le dichiarazioni di Saltalamacchia e Liguori

Marco Saltalamacchia, Executive Vice President & CEO del Gruppo Koelliker, ha dichiarato: “La micromobilità è un ambito strategico nel quale abbiamo voluto fortemente entrare, ma a condizione che fosse nel modo migliore possibile, al fianco della più talentuosa e anche coraggiosa azienda del settore. Con Microlino non solo abbiamo trovato il prodotto migliore, iconico, stiloso e riconoscibile, ma anche un partner ideale, con una storia importante, una consapevolezza ed un obiettivo ben chiaro: puntare sulla micromobilità sostenibile per ridare respiro ai centri delle grandi città. Un ideale questo che si sposa perfettamente con il Gruppo Koelliker, che si sta affermando sempre di più come un vero e proprio hub di soluzioni di mobilità sostenibile. Sono orgoglioso di lavorare al fianco di Micro, di unire i nostri know-how per uno scopo e un sogno condiviso: rendere Microlino il veicolo ideale per la mobilità urbana”.

Michelangelo Liguori, General Manager di Micro, ha invece detto: “Avevamo bisogno di entrare nel mercato italiano e di distribuire il nostro prodotto attraverso un partner strutturato, con una rete vendita specializzata ed una conoscenza del settore senza rivali. Non è stato facile trovare una realtà in grado di rispondere in maniera efficiente e concreta a tutte le nostre richieste e necessità, ma quando abbiamo incontrato Koelliker non abbiamo avuto dubbi. Noi produciamo in Italia, e se da un lato questo mercato per noi rappresenta grandi investimenti, progetti che con orgoglio abbiamo deciso di concentrare qui, dall’altro non potevamo non avere al nostro fianco un partner che ha creato il suo nome, la sua storia e il suo successo proprio qui in Italia. Sono entusiasta di questo cammino insieme, che vedrà il costante supporto reciproco, ed un successo condiviso”.