Mini Coupé, la manovrabilità con un’anima racing
Poche auto nel recente passato possono vantarsi di aver modernizzato il classico come la nuova Mini Coupé. Contrariamente alle sue sorelle del marchio inglese, questa nuova auto si permette di mantenere inalterata la tradizione british del marchio, aggiungendo però alcune caratteristiche che hanno evidentemente un grande debito nei confronti del mondo delle corse. Non stiamo solamente parlando della carrozzeria e delle due righe centrali, che comunque contribuiscono all’effetto generale. La Mini già solo nei motori sembra voler nascondere e mostrare allo stesso tempo un animo da belva inferocita, già a partire dalla versione base che può vantare una potenza di 122 Cv (alla faccia della base). La Cooper SD alza fino a 143 Cv, mentre la Cooper S arriva a 184, ma il vero apice lo si tocca con la John Cooper Works, che in questa incarnazione Coupé arriva avantare una potenza di ben 211 Cv.
Davvero niente male, soprattutto se si considera che la Mini Coupé non risente minimamente di tutta questa potenza. Nel senso che guidarla è sempre piacevole e confortevole, grazie alla sua struttura che le dona un’ottima manovrabilità. Ci sentiamo di dire che quest’auto può farsi vedere sia su un circuito, sia sulle strade di città, senza che per questo risulti anonima da una parte o esagerata dall’altra. Il giusto equilibrio di praticità e potenza, unito ad alcune aggiunte come lo spoiler posteriore attivo e le dotazioni internet di infotainment, alle quali non manca davvero nulla.
La Mini Coupé è stata attesa per lunghissimo tempo, ma quando è finalmente arrivata, non siamo certo rimasti delusi.
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