Mitsubishi ha manomesso i dati sui consumi di 625.000 auto

Mitsubishi ha ammesso di aver manipolato i dati sui consumi di carburante di 625.000 automobili. L’ammissione è arrivata per bocca del presidente di Mitsubishi Motors, Tetsuro Aikawa, nel corso di una conferenza stampa convocata ad hoc dal costruttore nipponico per dare la notizia, offrire le prime scuse ufficiali della Casa e annunciare l’avvio di un’indagine interna alla società per individuare i responsabili della falsificazione.

Le vetture coinvolte in questo nuovo scandalo automobilistico, a pochi mesi dal dieselgate di Volkswagen, sono state vendute sul mercato giapponese, ma Mitsubishi indagherà anche sui modelli destinato all’estero.

Del numero complessivo di veicoli coinvolti 157.000 sono del marchio Mitsubishi e 468.000 sono prodotti per Nissan. Proprio Nissan ha individuato delle discrepanze tra i consumi attesi e quelli realmente rilevati con i suoi test, e dopo un’indagine interna di Mitsubishi si è scoperto che i dati sui consumi di carburante erano stati falsificati. Le conseguenze della vicenda sono state immediate per la Casa nipponica col titolo Mitsubishi che nelle scorse ore alla borsa di Tokyo ha perso tra il 15 e il 20% del suo valore.

Sull’annuncio fatto dai vertici aziendali di Mitsubishi Motors era arrivata anche le precisazione di M.M. Automobili Italia Spa, importatore unico dei modelli Mitsubishi per il mercato italiano, sul fatto che le vetture coinvolte nella falsificazione dei dati sui consumi di carburante fossero tutte destinate al Giappone.