Multe: allarme aumento, possono salire del 15% a gennaio 2023

Il rincaro è automatico, serve un intervento del Governo

Multe: allarme aumento, possono salire del 15% a gennaio 2023

Il prossimo 1° gennaio 2023, oltre ad iniziare un nuovo anno, potrebbe arrivare l’ennesimo salasso per le tasche degli italiani. In un periodo già complicato dall’aumento dei costi dell’energia, del gas e dei carburanti, potrebbe arrivare un aumento di ben il 15% sugli importi delle multe stradali. Vediamo i motivi e cosa può accadere.

La revisione dei prezzi

Questa revisione delle multe avviene in maniera automatica, secondo l’articolo 195 del Codice della Strada. La misura delle sanzioni amministrative è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo (FOI) per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti.

Se nel 2020 c’era stato addirittura un leggero ribasso, l’impennata dei prezzi dell’ultimo anno ha fatto salire alle stelle l’indice e, secondo quanto visto il mese di ottobre, la crescita era del 14,9%. La percentuale esatta arriverà il prossimo 16 dicembre, visto che in quella data l’Istat comunicherà il dato su cui si baserà l’aumento.

Un aumento ‘monstre’

Difficilmente, comunque, il dato si discosterà di molto da quello citato, vista la situazione dei prezzi e dell’inflazione di queste settimane. Portando così ad un aumento quasi da record, superato solamente dal +17,5% del gennaio 1997, che però era stato calcolato su base quadriennale e non biennale, come in questa occasione.

Portando degli esempi concreti: una multa per divieto di sosta passerebbe da 41 a 48 euro, una per il passaggio col rosso da 167 a 192 euro, quella per l’uso del cellulare in auto da 165 a 188 euro, da 41 a 48 euro per un superamento del limite fino a 10 km/h, arrivando a quasi 1.000 euro, in caso di superamento del limite di oltre 60 km/h.

La speranza

Essendo un aumento automatico, se non ci saranno interventi da parte del Governo o del Parlamento sul tema, il rincaro arriverà il prossimo 1° gennaio. La speranza è il varo di una norma o di una legge ad hoc sul tema, nel corso di questo ultimo mese (e poco più) del 2022, per bloccare l’aumento o rimandarlo ad un altro periodo.

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