Nissan e Honda confermano la fine dei colloqui di fusione
Le due aziende avevano siglato un memorandum d'intesa (MOU) lo scorso dicembre
I due giganti dell’industria automobilistica giapponese, Honda e Nissan, hanno ufficialmente confermato la fine dei colloqui riguardo a una fusione che avrebbe unito questi storici concorrenti. Le due aziende avevano siglato un memorandum d’intesa (MOU) lo scorso dicembre, con l’intenzione di esplorare la possibilità di fondere le loro operazioni, con l’obiettivo di raggiungere un accordo definitivo entro giugno 2025.
Le trattative tra Honda e Nissan hanno preso una piega imprevista
L’intesa iniziale prevedeva che i due marchi rimanessero distinti, ma allo stesso tempo condividessero piattaforme e motori, unendo una parte significativa delle loro attività produttive. Questo approccio avrebbe dato vita a uno dei gruppi automobilistici più grandi e influenti al mondo, permettendo loro di affrontare meglio la competizione globale e le sfide del settore, pur mantenendo l’indipendenza di ciascun marchio. Tuttavia, le negoziazioni non sono proseguite come previsto, portando all’abbandono del progetto di fusione.
Le aziende avevano proposto l’integrazione per affrontare meglio la concorrenza internazionale, in particolare per contrastare l’espansione delle case automobilistiche cinesi nel settore delle auto elettriche. La decisione di annullare il progetto segna una svolta significativa nelle loro strategie di alleanza e sviluppo, lasciando aperti interrogativi sul futuro del mercato automobilistico giapponese.
Dopo l’annuncio iniziale del progetto di fusione, le trattative tra Honda e Nissan hanno preso una piega imprevista. Honda ha spinto per imporre significativi tagli alla forza lavoro di Nissan e ha richiesto che, al termine dell’integrazione, la casa nipponica divenisse completamente una sua sussidiaria, contrariamente agli accordi originali. Questa proposta è stata determinante per il fallimento delle trattative.
La fusione avrebbe avuto un impatto particolarmente significativo per Nissan, che affronta gravi difficoltà economiche a causa di uno scandalo finanziario legato all’arresto nel 2018 dell’ex CEO Carlos Ghosn, fuggito poi in Libano. Honda è stata vista come l’unica azienda, insieme a Toyota, in grado di risollevare Nissan dalla crisi. Mitsubishi, parte dell’accordo, sarebbe stata inclusa grazie alla sua partecipazione azionaria del 24% nel marchio.
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