Nissan taglierà 20.000 posti di lavoro e chiuderà 7 stabilimenti
Questa cifra rappresenta circa il 15 per cento della forza lavoro globale di Nissan
Nissan è pronta ad annunciare un’accelerazione nei suoi piani di riduzione dei costi, che comporterà la soppressione di 20.000 posti di lavoro in tutto il mondo. La casa automobilistica giapponese aveva già fatto sapere lo scorso novembre che avrebbe dovuto sopprimere 9.000 posti di lavoro a causa del calo delle vendite e dell’aumento dei costi. Questa cifra rappresenta circa il 15 per cento della forza lavoro globale di Nissan, anche se non è ancora noto quali stabilimenti dovranno fare i conti con questa riduzione.
Nissan sarebbe pronta a taglia 20.000 posti di lavoro e a chiudere 7 stabilimenti in tutto il mondo
Sotto la guida del nuovo CEO Ivan Espinosa, entrato in carica all’inizio di aprile, Nissan sta rivedendo attentamente i suoi piani di investimento esistenti dopo il fallimento delle trattative di fusione con Honda Motor a gennaio. La scorsa settimana, l’azienda ha annunciato l’intenzione di rafforzare la collaborazione con il partner dell’Alleanza Mitsubishi Motors, con una serie di progetti congiunti in corso negli Stati Uniti e in Asia.
Nel corso dell’anno fiscale 2024, conclusosi alla fine di marzo, il terzo maggiore costruttore automobilistico giapponese ha riportato una perdita pari a 671 miliardi di yen, corrispondenti a circa 4,08 miliardi di euro. Questo risultato negativo è stato causato principalmente dal rallentamento delle vendite nei due mercati chiave di Stati Uniti e Cina. L’azienda ha inoltre annunciato un importante piano di riorganizzazione industriale, che prevede la riduzione del numero degli impianti produttivi: gli stabilimenti passeranno dagli attuali 17 a soli 10 entro l’esercizio fiscale che si concluderà nel 2027.
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