Nuova Chevrolet Volt, l’EPA promuove l’ibrida made in Usa [FOTO]
L’unità elettrica è in grado di sviluppare una potenza massima di 149 CV
Nuova Chevrolet Volt – La nuova generazione della Chevrolet Volt è stata ufficialmente giudicata dall’EPA, United States Environmental Protection Agency, segnando 106 MPGe e 85 km in modalità all-electric. Questo rappresenta un miglioramento del 40 per cento rispetto alla Volt originale e Chevrolet ora si aspetta che i nuovi proprietari utilizzino la sola modalità elettrica per oltre il 90 per cento dei loro viaggi. I passi in avanti sono dovuti soprattutto alla grande batteria agli ioni di litio da 18,4 kWh.
“Abbiamo ascoltato i nostri clienti.” ha dichiarato Andrew Farah, capo ingegnere della Nuova Chevrolet Volt. “Sono stati molto chiari quando ci hanno detto che volevamo qualcosa con più autonomia e una divertente esperienza di guida al volante. Siamo fiduciosi che il model year 2016 lo possa offrire.” Secondo Chevrolet, la nuova generazione della sua ibrida Volt può viaggiare fino a 1609 km, se caricata regolarmente.
La nuova Chevrolet Volt non è un’ibrida nel senso classico del termine, dato che è il suo motore principale ad essere elettrico, per essere poi a sua volta collegato ad un range extender a benzina che ne aumenta in maniera considerevole l’autonomia. Anche a livelli superiori a quelli del precedente modello. L’unità elettrica è in grado di sviluppare una potenza massima di 149 CV a fronte di una coppia da 398 Nm, unito ad un range extender con una cubatura da 1.500 cc e, soprattutto, una potenza ulteriore di 101 CV. Come detto, però, le modifiche non sono state solamente tecniche. Ci sono stati anche dei sostanziali aggiornamenti a livello estetico, per quanto l’impatto generale della vettura sia rimasto sostanzialmente invariato. Alcuni ritocchi sono stati fatti ad esempio alla griglia, che ora presenta delle lame a chiusura automatica. Le linee e il design esterno rappresentano delle evoluzioni del precedente modello e, secondo le parole della stessa casa, sono “ispirati ai fisici tonici degli atleti e persino dalle forme delle dune di sabbia scolpite dal vento”.
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