Nuova Ferrari Amalfi: tutte le novità, le caratteristiche e cosa la rende speciale [FOTO e VIDEO]

Un prodigio di tecnica e arte, con un cuore V8 da 640 CV

La nuova Ferrari Amalfi presentata nella tarda serata di ieri rappresenta un’ulteriore evoluzione di quella che vuole essere una sorta di “entry level elegante” della casa di Maranello. Di “entry level”, però, quest’auto non ha davvero niente, in quanto nel suo segmento si conferma al top sia per tecnica che per design. Dopo averla scoperta velocemente nella serata di ieri, è arrivato il momento di andare in profondità, scoprendo ogni singolo segreto che si cela dietro la sua carrozzeria.

Ferrari Amalfi - Posteriore

Un V8 d’altri tempi

Come detto, la Ferrari Amalfi monta un motore V8 biturbo in posizione anteriore-centrale longitudinale e alla luce di questo aspetto fa registrare una serie di record e di prime assolute a livello tecnologico. La sua potenza massima è di ben 640 CV, arrivando così ad alzare l’asticella rispetto alla Roma di altri 20 CV. Si tratta di un motore che promette di essere eccezionalmente più elastico e reattivo, in particolare grazie al nuovo albero motore alleggerito e agli S-cam più leggeri di ben 1,3 kg. Il limitatore del turbo, inoltre, è stato alzato addirittura a 172.000 giri al minuto, con risultati che su strada e pista promettono di essere sorprendenti. La centralina del motore è completamente nuova ed è la stessa che viene utilizzata anche sulla 296 e sulla 12Cilindri. I collettori di scarico sono simmetrici, il che rappresenta un debutto assoluto per una Ferrari con motore V8 anteriore, mentre i polmoni di aspirazione, completamente ridisegnati, permettono di far “cantare” l’Amalfi in modo armonico e coinvolgente. Ultimo dettaglio, ma non per questo meno importante, l’utilizzo di uno speciale olio a bassa viscosità che le permettono di abbassare le emissioni e migliorare le partenze a freddo.

Ferrari Amalfi - Motore

Anche a livello di trasmissione e assetto sono state inserite delle novità di rilievo. Il cambio è un Dual Clutch a 8 marce, con delle speciali tarature per fare in modo che le prime 7 garantiscano le migliori prestazioni a livello sportivo, mentre l’ottava è stata specificatamente calibrata in modo da regalare il miglior feeling da gran turismo, con efficienza e comfort per i lunghi viaggi. La gestione della dinamica dell’auto è affidata ad una nuova evoluzione del sensore 6D, che consente di avere una lettura completa e in tempo reale del comportamento della vettura, con in più un’integrazione più raffinata del controllo di trazione, della stabilità laterale, del controllo elettronico del differenziale, del telaio e delle sospensioni. Naturalmente tutto questo è raggruppato sotto le varie modalità di guida selezionabili sul volante attraverso il tradizionale Manettino: si può scegliere tra Comfort, Wet, Sport, Race ed ESC-Off. Chiudiamo parlando di un’altra grande novità per la categoria, ovvero l’impianto frenante brake-by-wire, che migliora la stabilità e riduce lo spazio di frenata da 200 km/h allo stop in appena 10,5 metri. Lo scatto da 0 a 100, invece, viene completato in 3,3 secondi, con una velocità di punta che supera agilmente i 360 km/h. L’aerodinamica è aiutata anche da un’ala posteriore mobile, configurabile in due posizioni che consentono di aumentare il carico deportante fino a 110 kg a 250 km/h.

Ferrari Amalfi - Ala attiva

Unione tra arte e aerodinamica

La Ferrari Amalfi è una nuova creatura di Flavio Manzoni e della sua squadra, che per questa particolare occasione hanno voluto creare quella che vuole essere, citando le stesse parole dei creatori, un’unione tra arte scultorea e aerodinamica funzionale, con ispirazioni dirette da grandi artisti come Costantin Brâncuși, Achille Castiglioni, Gio Ponti, Bruno Munari. L’idea alla base di questo linguaggio stilistico è la medesima che ha portato alla creazione della Ferrari Roma, ma con un’evoluzione molto precisa, capace di esaltare il concetto di sportività elegante che vuole essere alla base di tutto il progetto. In generale abbiamo a che fare con un profilo laterale con tema “a cuneo”, molto snello e definito, ma anche sbilanciato. Lo stesso Manzoni ci ha raccontato di aver detto addio ai riflessi scolpiti del precedente modello, preferendo linee nette e una precisa struttura geometrica, mantenendo allo stesso tempo l’effetto monolitico con superfici pulite e volumi compatti.

Ferrari Amalfi - Silhouette

Molto particolare è il frontale, che è composto da due fari che abbandonano il design a “occhio” e lo stesso lo fa la zona centrale: non c’è più la caratteristica griglia Ferrari, che è stata sostituita da una bocca tecnica inferiore, nascosta nel profilo e che compone il groove orizzontale che definisce e unisce sia la zona anteriore che quella posteriore dell’auto, includendo al tempo stesso i fari a Led, i sensori dei sistemi ADAS, le prese d’aria e le telecamere, garantendo così la continuità visiva. Sono presenti diversi elementi aerodinamici nella zona inferiore, trattati complessivamente come strati separati della carrozzeria. Anche il posteriore garantisce un design pulito, con una lunga linea orizzontale che collega tra di loro i doppi fanali a gemma. Qui troviamo anche l’ala retrattile alla quale abbiamo accennato precedentemente. Sicuramente d’impatto sono anche gli speciali cerchi in lega a due livelli, fresati dal pieno, dotati di diversi alleggerimenti strutturali e, soprattutto, capaci di giochi di profondità davvero notevoli e unici, con un design a contrasto con il corpo vettura. Esattamente come avviene anche su altre Ferrari, il logo del Cavallino Rampante può essere richiesto sia in forma di badge che nell’esclusiva realizzazione dipinta a mano, una soluzione di classe ispirata al mondo delle corse. Per quanto riguarda i colori della carrozzeria, invece, sono quattro a disposizione: i più classici Rosso Portofino e Giallo Montecarlo (quest’ultimo è quello che vedete nelle nostre immagini), il Bianco Artico e la novità assoluta Verde Costiera (che vedete nella foto di seguito), naturalmente ideato come tributo alle scogliere amalfitane.

Ferrari Amalfi - Verde Costiera

L’abitacolo è una sinfonia di materiali pregiati e precisione tecnica

Anche l’abitacolo interno della Ferrari Amalfi è un’unione di sportività e comfort di primissimo livello. Appena aperta la portiera ci troviamo di fronte un doppio cockpit evoluto, realizzato in fibra di carbonio e con il compito di separare in maniera netta il sedile del guidatore da quello del passeggero, con tutta la strumentazione orientata verso chi si mette dietro al volante. In mezzo ai due sedili sportivi, infatti, troviamo anche un tunnel centrale in alluminio, anche questo fresato dal pieno. Si tratta di una soluzione che concede alla vettura di alzare nettamente la qualità percepita e anche di trasmettere una sensazione di struttura sospesa e continua, capace di unire solidità e leggerezza. Il tutto unito anche da un’ampia selezione di materiali extra come Alcantara e pelle, senza però dimenticare la sostenibilità. Gli elementi in alluminio anodizzato, infatti, sono derivati dall’uso di materiali riciclati. Questo, però, non impedisce di avere a che fare con una gamma molto ampia di finiture straordinariamente curate, sia al tatto che allo sguardo. Troviamo diversi optional cromatici, che però riescono sia a far sentire la loro presenza, sia ad essere discreti. Per molti versi, la Ferrari Amalfi è una supercar in perfetto equilibrio con se stessa. In generale abbiamo a che fare con un abitacolo quasi minimalista e incentrato sulla sua funzionalità. Lo stesso Manzoni ci ha raccontato della sua ispirazione ad Achille Castiglioni e Bruno Munari, che affermavano la necessità di “cancellare, togliere fino all’essenziale”. Un concetto che già stava alla base anche della Roma, ma che qui diventa decisamente più raffinato e tecnico, con l’obiettivo di unire stile e sportività, senza eccedere in nessun senso.

Ferrari Amalfi - Volante

Notevole, in questo senso, la scelta di tornare ai pulsanti fisici sul volante. Una scelta, però, che non tradisce la filosofia alla base del progetto. Infatti tutto è stato creato per permettere al pilota di rimanere costantemente concentrato sulla strada e sulla guida, percependo i comandi direttamente con il tocco, senza distrazioni. Le funzioni primarie dell’auto sono tutte disponibili con pulsanti a scatto, senza bisogno di ulteriori controlli. Certo, i comandi digitali non sono scomparsi, ma sono integrati all’interno degli stessi fisici, con un feedback secondario tramite touch aptico. In generale, il design è coerente tra plancia, pannelli portiere e tunnel, creando una sensazione di insieme sia tecnologica che stilistica.

Ferrari Amalfi - Terminali di scarico

In arrivo nel 2026

Le prime consegne della nuova Ferrari Amalfi sono previste per l’inizio del prossimo anno, mentre le celebrazioni sulla costiera continueranno fino a domani, 3 luglio. Il prezzo è leggermente più alto rispetto alla Roma, stabilizzandosi sui 240.000 €, che rappresentano comunque il cartellino d’ingresso per il mondo del Cavallino Rampante.

FERRARI AMALFI 2026: scheda tecnica

Dimensioni: lunghezza 465 cm; larghezza 197 cm; altezza 130 cm; passo 267 cm
Carrozzeria: coupé due porte
Motori: benzina V8 da 640 CV
Trazione: posteriore
Cambio: automatico a 8 rapporti (DCT)
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 3,3’’
Velocità massima: oltre 360 km/h
Allestimenti: unico allestimento personalizzabile
Numero di posti: 2+2
Bagagliaio: n.d.
Consumi dichiarati: n.d.
Sicurezza: cruise control adattivo, controllo corsia attivo, monitoraggio angolo cieco, Head-up Display (opzionale)
Prezzo: Da 240.000 €

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