Nürburgring, in arrivo un prestito per ripianare i debiti con i creditori

Uno spiraglio di salute per il circuito

Un prestito da 254 milioni di euro da parte delle autorità della Renania-Palatinato (secondo le chiacchiere) tampona per il momento le perdite dello storico circuito. Ma è un palliativo: ora serve una gestione attenta delle risorse, per salvarlo definitivamente
Nürburgring, in arrivo un prestito per ripianare i debiti con i creditori

Per il Nürburgring sembra essersi accesa una piccola fiamma di speranza: lo storico circuito teutonico ha trovato un modo per passare questo momento di crisi pesante e profonda e per confermare gli eventi che avverranno durante la stagione 2012/2013. Secondo alcune fonti, le autorità della Renania-Palatinato hanno deciso di concedere un prestito a chi gestisce la struttura (il circuito, ma anche tutto ciò che sta attorno ai cordoli, ai rettifili, alle curve) un prestito di 254 milioni di euro, che permetterà di tamponare le ferite economiche, cioè di pagare i creditori e bloccare l’emorragia di denaro che stava e sta trascinando il Nürburgring nel baratro del fallimento e della chiusura.

Facciamo un passo indietro. Secondo quanto è stato raccontato dalle indiscrezioni, il Nürburgring è stato amministrato in maniera poco oculata nel corso degli anni, tanto che oggi sulle spalle di questo nobile circuito peserebbe un deficit abbondante (cifre precise non sono state rese note, ma alcune chiacchiere parlano di circa 400 milioni di euro). A nulla sono valsi i tentativi di realizzare, nel corso degli ultimi anni, alcune attrazioni nei pressi del tracciato, con numerosi investimenti pubblici e privati, che potessero aumentare il pubblico in visita alla struttura e quindi gli introiti. Neppure sono stati di grande aiuto i diversi eventi che nel corso del tempo sono stati organizzati all’interno del tracciato. Nel 2010 le strutture del Nürburgring e i debiti che la precedente gestione aveva accumulato sono stati rilevati dalle autorità della Renania, sfruttando denaro pubblico, ed il circuito è stato concesso in affitto a privati, che però si sono dimostrati insolventi. Ora è stato rilevato l’errato uso dei fondi pubblici (è stata la Commissione europea a decretarlo) e la società statale a cui appartengono gli impianti del tracciato deve sborsare altro denaro per riuscire a mantenerli in vita.

Ed eccolo arrivare: 254 milioni (secondo le chiacchiere) pronti per tentare di dare un altro po’ di tempo al circuito per risollevarsi. Sicuramente, si tratta di un palliativo (necessario, ma non definitivo): gli errori di cattiva gestione devono essere corretti in maniera più sostanziosa. Serve un miglioramento nella direzione di questo pezzo storico di automobilismo europeo ed internazionale: maggior oculatezza nelle spese, per riuscire a ripianare completamente i debiti e a raccogliere introiti eventualmente necessari per nuovi investimenti.

E l’interessamento da parte di Bernie Ecclestone? Tutto fumo, niente arrosto? Non sappiamo se il manager sia ancora (anzi, se lo sia davvero) interessato all’acquisto del circuito, lui che s’è detto pronto a tutto per salvare il Nürburgring. Ma torneremo senza dubbio a parlarne.

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