Omoda 9: la prova dell’ammiraglia ibrida da oltre 1.000 km [FOTO]
Le prime impressioni sulla plug-in da Brescia e dintorni
L’offensiva cinese prosegue in Italia, con l’arrivo di Omoda 9. Si tratta dell’ammiraglia del marchio Omoda&Jaecoo ed è il terzo modello ad arrivare nel nostro mercato, dopo Omoda 5 e Jaecoo 7. Per un costruttore che sta crescendo rapidamente: oltre 410.000 vendite in 2 anni a livello globale e circa 6.000 in Italia, dove è sbarcato da meno di un anno, da luglio 2024. Una vettura che va a sfidare modelli premium, come la BMW X3 o la Volvo XC60, con un prezzo però inferiore, rispetto a queste concorrenti.
Presentata il mese scorso alla Milano Design Week 2025, sta per arrivare nelle concessionarie italiane e noi abbiamo avuto l’occasione di provarla in anteprima, sulle strade nei dintorni di Brescia e del Lago d’Iseo, per avere le prime impressioni di guida. Aspettando poi di averla per alcuni giorni, per un prossimo episodio del nostro Com’è & Come va. In cui potremo anche verificare se, effettivamente, l’autonomia complessiva dichiarata di ben 1.100 chilometri è davvero reale.
Dimensioni e design
Le dimensioni del SUV di segmento D sono ovviamente abbastanza importanti: è lungo 4,78 metri, è largo 1,92 matri, è alto 1,67 metri ed ha un passo di 2,80 metri, per garantire l’abitabilità per i cinque passeggeri per cui è omologato. A questo proposito, lo spazio per gli occupanti posteriori è buono, anche per quello centrale, grazie ad un pavimento piatto e nonostante la presenza del classico mobiletto, con le bocchette per l’aria condizionata e le prese USB. Il bagagliaio ha una capienza da 660 a 1.783 litri, buona per il segmento, con bocca ampia e senza scomodi scalini.
A livello estetico, si nota un modello con linee scolpite e decise. A partire dal frontale, dove, oltre al cofano allungato, è distintiva la griglia a diamante, con fari Matrix full-LED che si allungano verso l’esterno e la presenza di ampie prese d’aria. Lateralmente troviamo una linea dinamica, con i cerchi da 20 pollici ed il tetto discendente, mentre spostandoci nel posteriore sono presenti una barra luminosa che collega i gruppi ottici LED e quattro terminali di scarico, due per lato.
Interni e tecnologia
L’abitacolo propone un mix di lavoro artigianale e tecnologia. Partendo da quest’ultima, in primo piano c’è il grande pannello curvo da 24,6 pollici, con quadro strumenti e sistema di infotainment, entrambi con ampiezza di 12,3 pollici. Propongono una grafica moderna e sono personalizzabili, con la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, anche se non in tutte le funzioni è immediatamente intuitivo e bisogna prendere un po’ la mano. Restando in tema tecnologico, è presente il sistema audio immersivo Sony, con due speaker nel poggiatesta, così come il climatizzatore automatico bi-zona, due piastre di ricarica wireless e due prese USB.
L’ambiente è piacevole, con materiali di qualità, come i sedili ed i pannelli Nappa con funzione massaggio, rivestimenti per la maggior parte morbidi al tatto ed attenzione ai dettagli. A differenza di altri concorrenti, Omoda propone un grande tunnel centrale, raccordato con la plancia, dove trovano spazio numerosi vani portaoggetti ed anche alcuni rotori, con cui gestire la climatizzazione e le modalità di guida (ne parleremo dopo). Infine, è presente il tetto panoramico esteso.
La prova su strada
Ora è tempo di metterci al volante dell’Omoda 9, spinta dal motore Super Hybrid già visto su Jaecoo 7, ma evoluto. L’unità ibrida plug-in è composta dal propulsore 1.5 benzina da 143 CV, accoppiato a tre motori elettrici (due anteriori ed uno posteriore), per una potenza complessiva di 537 cavalli e 650 Nm di coppia massima. È abbinata ad una trasmissione ibrida dedicata e ad una batteria da 34,5 kWh, per un’autonomia 100% elettrica dichiarata di 145 chilometri. Il motore termico funge anche da range extender, per non scaricare mai completamente la batteria.
La potenza e la coppia si fanno sentire e permettono alla vettura di essere brillante, con uno scatto immediato, ma con un’erogazione fluida, comoda sia per effettuare un sorpasso in rapidità, sia per superare incroci e rotonde. In modalità Sport, invece, è molto più istantaneo e quasi eccessivo, in stile ‘launch control’ di alcune vetture, con uno sterzo che diventa anche un po’ più rigido, rispetto a quello molto morbido delle altre modalità di guida (Normale ed Eco). A proposito di modalità, ci sono anche quelle per la guida off-road o su terreni difficili: Neve, Sabbia e Fuoristrada.
L’ammiraglia del marchio cinese pesa oltre due tonnellate (2.270 kg in ordine di marcia) e, ovviamente, il peso si fa un po’ sentire, quando si affronta un tratto più tortuoso, dove comunque l’Omoda 9 si comporta più che discretamente. Il comfort però è sempre stato un tema chiave per la casa asiatica e non manca: abbiamo già parlato dei sedili e dell’ambiente in stile premium, a cui si affiancano un’insonorizzazione di alto livello, anche a velocità più elevate, ed un sistema di sospensioni a controllo elettromagnetico che assorbono bene le disconnessioni del terreno.
Il SUV è disponibile in un solo allestimento, con tutto di serie, come un pacchetto composto da 19 sistemi di assistenza alla guida: dalla frenata autonoma di emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti al cruise control adattivo, passando per il rilevamento dei segnali stradali, dell’attenzione del conducente ed il monitoraggio dell’angolo cieco. Non mancano i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera a 540°, con simulazione auto trasparente per le manovre. Viene attivata anche quando si mette la freccia, coprendo però un po’ le indicazioni della navigazione.
Chiudiamo, come sempre, parlando un po’ di consumi. Abbiamo già detto dei 1.100 chilometri di autonomia complessiva dichiarata, visto l’ampio serbatoio da 70 litri di carburante e la batteria da 34,5 kWh, su cui rimandiamo un giudizio in una prova completa. Abbiamo percorso una cinquantina di chilometri ed il computer di bordo ci segnalato un consumo medio di carburante di 2,2 litri ogni 100 chilometri, un buon dato in rapporto all’1,7 l/100 km WLTP dichiarato.
Ricarica
La batteria può essere ricaricata in corrente continua fino a 65 kW, recuperando dal 30 all’80% della carica completa in circa 20 minuti, oppure in corrente alternata fino a 6,6 kW.
Prezzi
L’Omoda 9 è in arrivo sul mercato con un listino prezzi a partire da 51.900 euro ed un unico allestimento, con la possibilità esclusivamente di aggiungere diversi colori di carrozzeria e dell’abitacolo. L’offerta di lancio prevede una permuta con risparmio di 6.500 euro ed un finanziamento con rate da 319 euro al mese.
Omoda 9 2025: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 478 cm; larghezza 192 cm; altezza 167 cm; passo 280 cm
Carrozzeria: SUV
Motori: 1.5 benzina + 3 motori elettrici per 537 CV e 650 Nm
Trazione: integrale
Cambio: ibrido dedicato DHT3
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 4″9
Velocità massima: 180 km/h
Allestimenti: Premium
Numero di posti: 5
Bagagliaio: da 660 a 1.783 litri
Consumi dichiarati: 1,7 litri/100 km (58,5 km/litro)
Autonomia elettrica: 145 km
Sicurezza: frenata autonoma di emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, cruise control adattivo, rilevamento dei segnali stradali, dell’attenzione del conducente e monitoraggio dell’angolo cieco
Prezzo: Da 51.900 €
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