Pagani Huayra, l’arrivo negli Stati Uniti ostacolato dall’ente NHTSA?

Horacio Pagani l’ha detto più volte: la nuova Huayra, l’ultima creatura della sua azienda (la casa automobilistica Pagani Automobili), sarà esportata anche negli Stati Uniti, a differenza di Zonda (la supercar, la prima confezionata dalle mani dell’argentino, non era conforme alle norme vigenti al di là dell’Oceano Atlantico e non è stata dunque proposta nel Nuovo Continente): l’idea del manager è quella di sfruttare il nuovo mercato per aumentare le vendite della società ed è per questo che Pagani Huayra è stata progettata in modo da rispettare tutte le regole americane. Aumentare le vendite? La casa automobilistica Pagani intende incrementare il regime di produzione e commercializzazione sino a quaranta vetture ogni anno: non è un numero alto, in riferimento ad altre aziende, ma lo diventa se si considerano le proporzioni dello stabilimento Pagani a San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena, e se si tiene conto della metodologia di assemblaggio di questa particolare sportiva (fatta quasi totalmente a mano, da artigiani che mettono una cura maniacale nel plasmare ogni singolo pezzo). Eppure, pare sia sopraggiunto un problema in questo luccicante progetto di Horacio Pagani: pare che l’ente NHTSA, National Highway Traffic Safety Administration, cioè l’organo che ha il compito di garantire la massima sicurezza sulle strade americane, abbia posto un veto sull’arrivo di Huayra negli Stati Uniti, a causa della non-conformità degli airbag della sportiva. Per la casa automobilistica italiana ciò potrebbe significare un ritardo nell’arrivo del modello in uno dei mercati cruciali, anche se la vettura sportiva è già stata presentata da Horacio Pagani in persona ad un ristretto numero di facoltosi amanti delle prestazioni.