Per un errore di 10 centesimi nel pagamento di una multa è costretto a pagare 323 euro: l’incredibile vicenda
Una piccola dimenticanza e poi, più due anni dopo, l'inatteso salasso per l'automobilista

Capita di sbagliare l’importo quando si effettua un pagamento. Un errore, per distrazione o per dimenticanza, che a volte può costare davvero caro, come nel caso di un’automobilista, che pagando una multa, ha dimenticato 10 centesimi, e gli si è ripresentata oltre due anni anni dopo come un vero e proprio salasso, costringendolo a pagare 323 euro.
A raccontare l’assurda vicenda è il protagonista di questa storia, Andrea Bartoletti, l’automobilista originario di Fano che nell’estate del 2020, mentre era in vacanza con la famiglia a Marina di Grosseto, ha preso una multa per eccesso di velocità. Una sanzione che, per quei 10 centesimi non corrisposti, si è trasformata in un esborso elevatissimo.
La multa pagata nell’estate del 2020 e l’amara sorpresa due anni dopo
Ricostruendo la storia, riportata in una lettera di Bartoletti pubblicata da La Nazione, si capiscono meglio i paradossali contorni della vicenda: “Nel luglio 2020 – racconta l’automobilista – sono stato in vacanza a Marina di Grosseto con tutta la mia famiglia e ci siamo trovati benissimo. Purtroppo al mio ritorno mi è arrivata dai vigili della Polizia municipale di Grosseto una multa per eccesso di velocità, che ho prontamente pagato. A distanza di due anni, l’anno scorso mi è arrivata, sempre dal comando della Municipale di Grosseto, un’ingiunzione di pagamento per il doppio dell’importo”.
A quel punto, l’uomo ha chiamato per fare chiarezza: “Mi hanno detto che in effetti la multa risultava già pagata. La vicenda per me si era chiusa lì”. Poche settimane dopo, invece, ecco arrivare “una cartella esattoriale con il triplo dell’importo, sempre per la multa presa a Grosseto nel 2020. Chiamo i vigili di Grosseto, i quali mi confermano che la multa in effetti era stata pagata, ma a loro risultano solo 121 euro, invece dei 121,10 euro dovuti. Quindi secondo loro la multa non era stata pagata”.
L’uomo dovrà pagare 323 euro
Per una differenza di 10 centesimi all’uomo è stato chiesto dunque di pagare 323 euro. “L’Agenzia delle Entrate – spiega Bartoletti – mi ha detto che ho ragione e potrei anche ricorrere al Giudice di pace. Ma la Municipale non vuol sentire ragioni: i 10 centesimi non li abbuonano e adesso vogliono 323 euro. Alla fine dovrò pagare questa assurda estorsione”.
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