Pneumatici, tutte le strade del recupero dei copertoni

In Europa ogni anno se ne producono 140 milioni

Lo smaltimento dei pneumatici è molto importante per l'ambiente. Quelli usurati o danneggiati possono essere riciclati, con un risparmio in termini di petrolio ed altre materie prime strategiche
Pneumatici, tutte le strade del recupero dei copertoni

Pneumatici – In Europa ogni anno si producono 140 milioni di pneumatici all’anno e, per ora, possiamo accontentarci di riutilizzare la gomma secondo metodi intelligenti, alternativi ed ecologici.

Gli studiosi hanno calcolato che per smaltire un numero così considerevole di pneumatici ci vogliono oltre 1000 anni e il riciclaggio è una delle fonti, assieme alla riallocazione intelligente di un materiale che, di fatto, è ancora utilizzabile. Quando il battistrada si usura, infatti, è necessario cambiare i pneumatici dell’auto, ma il resto è gomma comunque in ottime condizioni che può essere riutilizzata, così si riduce la quantità di CO2 emessa potenzialmente per produrre altri materiali.

Come si smaltiscono i pneumatici usati? Quando sostituiamo i vecchi pneumatici con quelli nuovi il modo più semplice è quello di lasciare i primi al gommista che ha effettuato la sostituzione, il quale ha l’obbligo di prenderli in carico e provvedere al giusto smaltimento. Se, invece, optassimo per il “fai da te”, ricordiamo che il pneumatico non è considerato un rifiuto comune. Per questo motivo non può essere gettato nel normale bidone dell’immondizia, ma dev’essere differenziato. In entrambi i casi è importante sapere che il servizio di ritiro degli pneumatici usati è gratuito perché in realtà, anche senza saperlo, è stato pagato in anticipo, attraverso il contributo ambientale, un tassa pagata al momento dell’acquisto che va a coprire le spese di smaltimento.

I pneumatici usurati o danneggiati possono essere riciclati per produrre moduli da costruzione e nuovi manufatti in gomma, da reimpiegare per usi domestici ed industriali. Il processo di ricostruzione, dettato e normato da tecniche specifiche contenute nel Regolamento ECE ONU 108 per le vetture e regolamento ECE ONU 109 per i veicoli commerciali, interessa il pneumatico che non sia definitivamente compromesso da danni strutturali. Qui il battistrada usurato viene sostituito con materiale nuovo dalle caratteristiche del tutto simili all’originale dando vita ad un prodotto assolutamente affidabile, economico e, soprattutto, eco-sostenibile. Secondo l’AIRP, la ricostruzione salva circa il 70% dei materiali originari dello pneumatico, che permette un risparmio medio annuo (solo in Italia) di 160 milioni di litri di petrolio e 46.000 tonnellate di altre materie prime strategiche come gomma naturale e sintetica, nero fumo, fibre tessili, acciaio e rame.

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