Prezzi benzina: continua il rialzo, nonostante qualche taglio
Previsto un monitoraggio con la Guardia di Finanza
Dopo il forte aumento dei prezzi del 1° gennaio, causa lo stop allo sconto accise deciso dal Governo, prosegue il rialzo dei prezzi dei carburanti in Italia. Nonostante il taglio di un centesimo dei prezzi effettuato da Eni venerdì scorso, le medie nazionali sono in salita sia sulla benzina che sul diesel, con quest’ultimo a rischio ulteriori rialzi, visto l’aumento delle quotazioni internazionali della fine della scorsa settimana.
I prezzi di lunedì 9 gennaio 2023
Entrando più nel dettaglio, secondo la consueta elaborazione di Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina al self service è oggi di 1,821 euro al litro, appunto in salita, rispetto a 1,814 euro/litro nell’ultima rilevazione del 5 gennaio. Anche per quanto riguarda il servito c’è una crescita: da 1,955 a 1,965 euro al litro, con alcuni distributori, soprattutto in autostrada, che hanno superato nuovamente i 2 euro al litro.
Già sopra questa soglia, invece, il diesel servito (2,023 euro/litro), comunque ancora in crescita, così come il prezzo medio registrato al self: 1,879 euro/litro, rispetto a 1,875 euro al litro di giovedì scorso. I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,797 e 0,814 euro/litro (no logo 0,779), mentre il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,213 e 2,599 (no logo 2,282).
”Un monitoraggio costante”
Questi aumenti hanno provocato molte discussioni, anche a livello politico. “Ho già chiesto nelle scorse settimane a Mister Prezzi un costante monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza, per realizzare un modello di controllo più efficiente e evidenziare subito ogni anomalia e ogni tentativo di speculazione, come sembra siano emersi in alcuni casi eclatanti e non giustificabili in questi giorni – dice Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy – La prossima settimana riunirò le associazioni dei consumatori per confrontarci sugli strumenti più idonei”.
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