Prezzi della benzina in discesa. Il costo del gas fa paura
Ecco le parole di Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli, in un'intervista rilasciata a Il Sussidiario
Se il prezzo della benzina e del carburante è tenuto a bada dal taglio delle accise fino al 20 settembre, la stessa cosa non si può dire del costo del gas, che nel frattempo è tornato ai prezzi record di marzo.
Durante il mese di agosto il prezzo del gas ha avuto un balzo su base annua del 250% e si ritiene che durante la stagione invernale ci potrebbe essere un ulteriore incaro del +60%. Quindi ci aspetta un inverno al caldo ma a prezzi molto elevati.
Secondo Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli, in un’intervista rilasciata a Il Sussidiario “C’è il rischio che possa ripetersi qualcosa di analogo a quanto accaduto in Libia, dove le nostre imprese non sono state adeguatamente assistite dalle istituzioni italiane e abbiamo perso gli appalti per lo sviluppo di pozzi off-shore a vantaggio di aziende russe e turche.”
La Russia a livello internazionale energetico ha un grosso potere contrattuale e al momento non è possibile escluderla da contratti e dal mondo energetico, mondo che riguarda anche il Bel Paese. In poche parole, quando si parla e si parlerà di energia la Russia sarà sempre coinvolta. L’Italia guarda all’Africa, polo di idrocarburi, ma in quasi tutti i Paesi africani ci sono partecipazioni e investimenti russi.
Per questo inverno, l’Italia si affiderà allo stoccaggio ma come ha sottolineato a Il Sussidiario Michele Marsiglia “I prezzi stanno anche rallentando lo stoccaggio già ora e renderanno difficile mantenere le riserve sempre a un livello ottimale”. Per poi aggiungere: “E’ fondamentale la presenza delle nostre istituzioni. Al momento, però, sembra che fino al 25 settembre non si possa fare nulla su questo fronte.”
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